E' ufficialmente aperta la quinta edizione del Lucky Strike T. Designer Award, il prestigioso concorso di design pensato per stimolare e supportare la creatività delle nuove promesse del settore.
Al premio, ideato e promosso dalla Raymond Loewy Foundation Italy, possono partecipare tutti gli studenti che abbiano concluso il loro corso di laurea o di diploma in tutti i campi del design. Per l'edizione 2009, saranno prese in esame le tesi discusse tra l'1 ottobre 2008 e l'1 ottobre 2009. Questi lavori saranno esaminati da una giuria, composta da una commissione permanente di esperti, vincitori delle precedenti edizioni e affermati professionisti del settore, che assegnerà 30mila euro al miglior progetto. Le domande dovranno essere presentate entro il 9 ottobre 2009. Il bando di concorso è scaricabile dal sito http://www.raymondloewyfoundation.it/.
I progetti saranno valutati in base a:
L'anno scorso, il Lucky Strike T. Designer Award ha coinvolto 37 città e oltre 185 atenei e scuole di design italiane. Il 23 marzo 2009, presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma, la giuria composta da Milena Mussi, General Manager di Iosa Ghini Associati Franco Bosisio, Art director e product designer, Michael Erlhoff, Preside della facoltà di Ricerca del Design presso l'Università delle Scienze Applicate di Colonia, Mauro Guzzini, Amministratore Delegato di Teuco, Antonio Romano, Fondatore del network Inarea e Docente di Brand design alla Università La Sapienza di Roma, e i vincitori ex aequo dell'edizione 2007, Pierpaolo Filipponi e Michele Deconcini, ha assegnato il primo premio a Valentina Frare, studentessa del Politecnico Di Milano, e conferito 11 menzioni d'onore.
A livello internazionale, invece, il riconoscimento ispirato al padre del design industriale del XX secolo e riservato a professionisti già affermati ha visto protagonisti, nel corso degli anni, alcuni tra i maggiori esponenti mondiali del settore: l'italiano Bruno Sacco (1997), l'inglese Donna Karan (1999), i tedeschi Karl Lagerfeld (1993) e Ingo Maurer (2000), il francese Phillippe Starck (2004) e lo spagnolo Ferran Adrià (2006).
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese