LOUIS VUITTON PACIFIC SERIES - VELA INTERNAZIONALE
"E' stata una regata tiratissima. Siamo arrivati alla lay line della seconda bolina con un distacco di appena un paio di metri: loro sono riusciti a incrociare davanti e per noi non c'è stato niente da fare. Un vero peccato, perché dopo aver ceduto qualcosa in partenza eravamo rientrati in gara. Siamo stati molto bravi a non mollare e ad aspettare con pazienza l'occasione adatta per attaccare. Sapevamo che con il vento così instabile avremmo potuto avere delle opportunità e quando queste si sono manifestate le abbiamo sfruttate al meglio".
Così Vasco Vascotto, tattico e skipper di Damiani-Italia Challenge ha commentato l'esordio del suo team nelle Louis Vuitton Pacific Series, iniziate oggi ad Auckland dove le condizioni meteo favorevoli (vento dai quadranti settentrionali sui 13-15 nodi e mare calmo) hanno permesso lo svolgimento di tutte le prove in programma.
Contrapposto ai padroni di casa di Emirates Team New Zealand, l'equipaggio italiano ha tentato di rimediare a una partenza poco convincente portando la barca al meglio e, compatibilmente con il posizionamento dell'avversario, navigando sempre nel buono. Dopo aver recuperato terreno ad ogni giro di boa, Damiani-Italia Challenge non è riuscito ad incrociare davanti nel momento decisivo e ha dovuto cedere il passo ai kiwi, indipendentemente dal risultato già qualificati di diritto alla finale dell'evento.
"E' stata una bella regata, nel corso della quale abbiamo dato fastidio a un team molto forte. In partenza avrei potuto fare qualcosa di meglio: sono stato un po' goloso e con Dean Barker non è la mossa giusta - ha aggiunto il timoniere Francesco Bruni - E infatti siamo partiti con tre-quattro lunghezze di distacco e con il nostro avversario posizionato al meglio per sfruttare un destro incredibile. Nonostante questo i ragazzi hanno reagito benissimo e Vasco ha fatto un ottimo lavoro. Due particolari che ci hanno permesso di essere veloci e di far girare il resto della regata a nostro vantaggio. Purtroppo abbiamo chiuso una lunghezza dietro, ma il morale è alto in vista del match di domani".
Nel corso della seconda giornata di regate delle Louis Vuitton Pacific Series ad incrociare la prua con Damiani-Italia Challenge sarà China Team, reduce dalla sconfitta patita per mano di Pataugas K-Challenge.
Per quanto riguarda un 'altra delle imbarcazione italiane in gara, Luna Rossa, c'è da raccontare la sfida con il Team Origin.
Alla partenza Luna Rossa entra dalla barca di giuria e va subito al "dial up". Si capisce che entrambe le imbarcazioni vanno dal lato destro: Peter Holmberg impegna Team Origin in una serie di manovre e riesce a conquistare la posizione, partendo in barca giuria ma in leggero ritardo rispetto al suo avversario.
A metà bolina Team Origin ha una lunghezza di vantaggio: Luna rossa attacca, ingaggiando l'avversario in un duello di virate. Un leggero salto di vento a sinistra favorisce però l'imbarcazione inglese, che vira la prima boa di bolina con 20'' di vantaggio.
Luna Rossa attacca nuovamente Team Origin strambando, ma Team Origin risponde posizionandosi in controllo, tra l'avversario e la boa. Con una migliore manovra alla boa di poppa Luna Rossa riduce lo svantaggio di 12'', riaggancia il proprio avversario e inizia la bolina sul lato sinistro del percorso.
A metà del alto di bolina il distacco è ridotto nuovamente a una lunghezza e Peter Holmberg impegna Ben Anslie in una nuova serie di virate, ma durante una separazione Luna Rossa si trova in un improvviso buco di vento. Quando ritrova l'aria, questa è saltata sulla sinistra favorendo Team Origin, che si allunga riprendendo un solido vantaggio e virando la seconda boa di bolina con 48'' di distacco da Luna Rossa.
Le due imbarcazioni scendono il lato di poppa con mure a dritta, e l'angolo del vento non consente a Luna Rossa di attaccare Team Origin sulle altre mure. Team Origin conclude così la regata con 50'' di vantaggio su Luna Rossa.
Pool A
Pataugas K-Challenge batte China Team
Emirates Team New Zealad batte Damiani Italia Challenge
Riposava BMW Oracle Racing
Classifica: Pataugas K-Challenge, Emirates Team New Zealand pt. 1; China Team, Damiani Italia Challenge, BMW Oracle Racing pt. 0
L'equipaggio di Damiani Italia Challenge era composto da: Matteo Auguadro (prodiere), Corrado Rossignoli (aiuto prodiere), Luca Albarelli (albero), Cristian Griggio (drizze), Francesco Scalicci (grinder), Massimo Galli (grinder), Stefano Rizzi (trimmer), Daniele De Luca (trimmer), Nicola Pilastro (grinder randa), Alberto Bolzan (traveller), Michele Paoletti (randista), Piero Romeo (grinder volanti), Michele Cannoni (volanti), Gabriele Bruni (volanti) Massimo Bortolotto (navigatore), Francesco Bruni (timoniere) e Vasco Vascotto (tattico/stretega). Diciottesimo uomo Giovanni Maspero (team leader).
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