Le esperienze del Circolo Vela Gargnano-lago di Garda legate ai progetti di vela terapia sono state ospiti della Sicilia. L'occasione è stato il meeting internazionale: "Un polo per la disabilità, un porto senza barriere" , promosso da enti ed istituzioni con il patrocinio del Comitato Paralimpico Italiano e del Segretariato Sociale della Rai, con la segreteria organizzativa di Velaevento. Due giorni di convegni e dibattiti ai quali hanno portato il loro contributo numerose realtà associazionistiche internazionali e nazionali. L'iniziativa si è ispirata al meeting di "Navigando nel grande mare..." che oramai 12 anni si svolge lungo le rive del Benaco grazie al Circolo Vela Gargnano e con il coinvolgimenti di molti atri Club sportivi come la Canottieri Garda di Salò, il Circolo Vela Toscolano-Maderno, le coop Archè e Mimosa di Trento e Riva del Garda. Tra i relatori presenti in Sicilia c'era lo skipper veronese Luca Mantovani, uno degli animatori del progetto "Eos-la vela per tutti", l'iniziativa nata a Castelletto di Brenzone grazie alla passione di Michele Dusi, il magistrato scomparso alcuni anni or sono. Mantovani ha illustrato l'attività rivolta ai disabili motori, parlando della collaborazione con l'Ospedale del Sacro Cuore di Negrar (Verona) e della nuova imbarcazione che il suo gruppo ha realizzato. Si tratta di "Emozioni", un bellissimo ed interessante "trimarano" costruito nel cantiere veronese Proteus. Tra le altre testimonianze ci sono state quelle del non vedente Alberto Prudenzano che, lo scorso mese di ottobre, ha vinto con il team della Nuova Zelanda, la Coppa Mondiale del progetto Homerus, iniziativa nata a Bogliaco. Giovanni Bosio, anche lui velista cieco ha parlato della sua crociera in Terra Santa con il 16 metri della comunità Exodus di Don Mazzi, un equipaggio di ex tossicodipendenti e non vedenti. Il dottor Gigi Nobili, del reparto di Psichiatria di Desenzano e Gavardo, ha presentato l'avventura di "Hyak", la onlus che ha portato in vela e in regata, i pazienti di questo ospedale. Tra i progetti internazionali c'erano "Sailability" di Malta (tetraplegici) e lo spagnolo "Un mar sin barreras" di Valencia (varie disabilità).
Durante i lavori di Castellammare particolare attenzione è stata data alle problematiche tuttora irrisolte dell'abbattimento delle barriere architettoniche negli approdi, che vanificano il riconoscimento della patente nautica riottenibile da fine 2008 anche da parte dei disabili. Le altre note e puntualizzazioni sono arrivate dal campione mondiale paralimpico di ciclismo e vincitore di tre maratone a New York, il varesino Fabrizio Macchi, dal velista oceanico vicentino Andrea Stella, dallo skipper delle Paralympiadi Fabrizio Olmi. Nel corso del convegno siciliano è stato, infine, presentato il Centro "Lars Grael", una piattaforma permanente di servizi culturali e sportivi a favore dei disabili, il primo nel suo genere in Europa.
"Da diversi anni - ha affermato il Vice Presidente del consiglio regionale della Lombardia, Enzo Lucchini- il Consiglio regionale lombardo sponsorizza e promuove la disabilità sportiva, che ha il suo appuntamento annuale più significativo nel convegno Navigando nel grande mare della solidarietà, e in ambito sociale nella regata della Childrenwindcup, eventi tutti organizzati sulle sponde del Benaco dal Circolo Vela Gargnano grazie alla collaborazione con l'Associazione Bambino Emopatico e l'Ospedale dei Bambini di Brescia. Visite mediche gratuite per tutti i disabili che fanno sport, incentivi specifici per gli enti che promuovono attività sportiva, il progetto Cinque Cerchi e i recenti protocolli siglati con il Coni e la Direzione Scolastica regionale - ha aggiunto Lucchini- sono solo alcuni degli strumenti concreti che la Lombardia mette in campo a favore della disabilità sportiva".
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