Dopo il benservito nemmeno troppo amichevole da parte di San Francisco, l’America’s Cup è approdata alle Bermuda. Forse, a voler pensar male ad ogni costo, più per motivi fiscali che sportivi, e ha iniziato a rilanciare l’immagine un po’ ammaccata della Coppa da questo arcipelago caraibico, territorio d’oltremare del Regno Unito.
Per rendere forse un po’ più chiaro il perché di questa scelta, alle Bermuda non esiste un sistema di imposizione dei redditi e, di conseguenza, ne sono esenti non solo i redditi delle società locali, ma anche i redditi prodotti da filiali locali di società estere. Inoltre, le imprese straniere possono accordarsi con il Ministero delle Finanze per ottenere la garanzia di esenzione da ogni futura imposta che dovesse essere introdotta fino al 2035.
Che questo fosse uno degli interessi precipui della ACBDA (la società che gestisce l’America’s Cup alle Bermuda), gli abitanti dell’isola lo sapevano benissimo, ma l’ipotesi di grandi benefici per l’economia isolana, con introiti vicini ai 5,5 milioni di dollari, li aveva ben disposti e messi di buonumore. Ma ora, man mano che si avvicina l’evento, le dichiarazioni del management della 35ma AC, con Russell Coutts in testa, vengono lette con un po’ più di scetticismo. La sintesi l’hanno fatta due ricercatori, Cordell Riley e il professor Shawn De Shields, che hanno intervistato 650 residenti dell'isola per avere la loro opinione sull'impatto economico e sociale della Coppa. Per il 58% delle persone coinvolte nel sondaggio, i 77 milioni di dollari investiti per l’evento avrebbero potuto essere spesi per ben altri scopi e per iniziative utili e necessarie alla popolazione, mentre per il 77% Bermuda trarrà vantaggio economico maggiore ospitando l’AC 35 e il 73% è fiducioso sul rafforzamento dell'immagine dell'isola come destinazione turistica d'élite.
"Mentre fino ad ora erano stati presi in considerazione solo gli impatti economici - ha osservato Riley – ora abbiamo analizzato anche gli impatti sociali. La consultazione dei residenti e la comunicazione con loro, dovrebbero aiutare a rendere l'evento un successo, ma non è stato fatto molto in questo settore. Per quanto riguarda l'impatto economico della AC 35, poi, sarebbe stato meglio sottostimare invece di esagerare. I ricavi sul turismo delle Bermuda potrebbero essere più vicini ai 3 milioni di dollari che ai 5,5 milioni ipotizzati in fase progettuale dal comitato organizzatore”.
Tutti gli intervistati, comunque, si augurano che non si ripeta anche qui la fallimentare esperienza di San Francisco. Attenzione però! Qui siamo nel triangolo delle Bermuda e l’America’s Cup, in caso di una altro insuccesso clamoroso, potrebbe anche sparire.
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