Vela, 33ma America's Cup - Inizia l'anno con una nuova lite Alinghi ed Oracle, questa volta sulle vele. Ad innescarla Oracle, che sostiene la tesi secondo cui non solo lo scafo deve essere costruito nel paese d'origine del team, ma anche ogni altro componente, vele comprese. Per giunta la barca e tutte le sue parti devono essere costruite ed assemblate (la prima volta) nel paese di origine dello Yacht Club, sia sfidante che defender. Quindi, secondo l'interpretazione di Oracle, nessuna aggiunta può essere stata fatta in seguito da Alinghi (ad esempio a Ras Al Khaimah o Genova) anche con eventuali nuovi componenti completamente "made in Swiss".
La lettera che riportiamo di seguito contesta ovviamente questa interpretazione ricordando che il Deed of Gift parla esclusivamente di "yacht or vessel", ma sulle stesse due parole Oracle costruisce un'interpretazione completamente opposta. Alinghi propone un incontro davanti al Presidente della Giuria Internazionale dell'America's Cup, David Tillet, mentre Oracle aveva proposto un generico incontro tra le due parti, per poi magari portare il caso davanti alla giuria. La differenza è tutta lì. Ad un mese esatto dalla sfida di Valencia Alinghi preme per scendere in acqua, Oracle per prendere, forse, un altro po' di tempo. Ognuno porta l'acqua al suo mulino, com'è ovvio e anche giusto a questo punto. La corrida è iniziata e i picadores sono in azione per indebolire il toro. Forse è proprio Valencia la sede giusta.
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All'attenzione di Mr. Marcus Young Commodore
The Golden Gate Yacht Club
#1 Yacht Road - San Francisco
California 94123 USA
31 December 2009 - 33rd America's Cup
Gentile Commodoro,
Le scrivo in riferimento alla vostra lettera del 27 Dicembre 2009, al breve messaggio ricevuto in risposta via mail dal vostro rappresentante Mr Ehman, al vostro comunicato stampa del 28 Dicembre 2009 e alla vostra lettera del giorno successivo che accoglieva la nostra offerta di un meeting per discutere le problematiche che avete sollevato.
Sono felice che abbiate accettato la nostra offerta per un incontro e spero che sia possibile continuare in linea con i recenti progressi che insieme abbiamo raggiunto a Sydney.
Considerato il successo del meeting di Sydney, la mia proposta è quella di incontrarsi nuovamente davanti al Presidente della Giuria Internazionale dell'America's Cup, Mr. David Tillet.
Abbiamo parlato con Mr. Tillet che ha confermato di essere disponibile all'incontro. Lui stesso risponderà direttamente a entrambi i team per confermare una data e una sede per il meeting.
Voi avete sollevato eccezioni a proposito di vele e di altre attrezzature non meglio specificate che potrebbero essere utilizzate sull'imbarcazione che SNG può selezionare per la difesa dell'America's Cup, e lo avete fatto poco prima dell'inizio della prima regata in programma l'8 Febbraio 2010. Come già sottolineato nella nostra precedente lettera, l'imbarcazione defender di SNG è costruita in Svizzera nell'assoluto rispetto dei dettami del Deed of Gift.
SNG non concorda con la vostra interpretazione delle regole contenute nel Deed of Gift e osserva che il Deed of Gift richiede che soltanto l'imbarcazione (yacht or vessel) deve essere costruita nel paese d'origine, non imponendo in maniera esplicita alcun obbligo relativamente ai diversi componenti che sono a bordo dell'imbarcazione.
Se si dovesse dare seguito alla vostra interpretazione. SNG avrebbe eccezioni simili alle vostre riguardo a tutta una serie di attrezzature presenti a bordo di USA. SNG crede inoltre che l'armo di USA non sia conforme a quello descritto nel vostro Documento di Sfida presentato in data 11 Luglio 2007.
Si ritiene opportuno che i rispettivi dubbi siano affrontati e discussi nel corso della stessa riunione.
Una volta che avremo ricevuto conferma del luogo e della data dell'incontro, informeremo i nostri rappresentanti che parteciperanno alla riunione.
Fred Meyer
Vice Commodoro e
Presidente del Comitato dell'America's Cup
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