Il progetto pone come obiettivo generale la diffusione della pratica sportiva dei disabili attraverso
sperimentazioni metodologiche e sportive totalmente innovative. In tal senso il progetto mira
all’avvicinamento dei disabili allo sport attraverso la pratica della vela in un territorio circoscritto al Lago
Maggiore e sperimentando metodologie di contaminazione tra normodotati e disabili.
Il Concept è rappresentato dalla ricerca e dallo sviluppo di “pratiche-sostegno” attraverso una metodologia
rivolta all’educazione “peer to peer” fra abili e diversamente abili, favorendo appieno inclusione sociale
da parte del disabile. S’intende creare la diffusione dello sport attraverso l’innovazione sia geografica, azione
mai realizzata sul Lago Maggiore, sia strumentale, quale la “vela integrata” e favorire, in tal modo, un
concetto d’inclusione sociale dei disabili partendo da percorsi di bottom up realizzati da esperti e, anche, fra
coetanei.
L’autonomia è l’espressione più concreta dello sviluppo umano: essa si identifica con il bisogno di
indipendenza che, proprio nei soggetti disabili, implica un confronto continuo con i propri limiti e le proprie
potenzialità. Ma come possono i disabili realizzare l’autonomia? Lo strumento fondamentale è il lavoro. È
proprio il lavoro, la necessità di essere socialmente utili e produttivi che concretizza lo status di
indipendenza.
L’esperienza concreta e pratica del lavoro oltre a sviluppare capacità e incrementare
potenzialità preesistenti, determina lo sviluppo dell’autostima e dell’autodeterminazione. È una delle
regole più importanti dell’apprendimento. Attraverso il fare il soggetto esprime se stesso, integra nuove
conoscenze, le assimila nel suo modo di comportarsi e si prepara a confrontarsi con il mondo reale. Per tali
motivi verrà realizzato un programma di formazione per istruttori di vela con disabilità motorie e
cognitive.
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