È subito spettacolo alla prima regata organizzata al Circolo Vela Torbole - su delega della Federazione Italiana Vela e in collaborazione con la classe Italiana Melges 24, in questa stagione 2020: la tre giorni che assegnerà domenica il titolo nazionale del monotipo Melges 24 è finora stata caratterizzata da condizioni speciali di tempo e vento. Ventidue le imbarcazioni iscritte con 150-200 persone coinvolte nella manifestazione, che sancisce ufficialmente l’inizio delle grandi regate sul Garda Trentino con partecipazione straniera: sei infatti le nazioni rappresentate con Svizzera, Germania, Estonia, Ungheria, Gran Bretagna oltre naturalmente ad Italia. Strepitose le prime due giornate con sole e vento da sud dai 16 ai 20 nodi e sei regate portate regolarmente a termine; esordio ufficiale anche per le boe elettriche gestite dal neonato Consorzio Garda Trentino Vela, che hanno mantenuto la posizione del campo di regata senza alcun problema, nonostante le condizioni piuttosto impegnative. Con quattro vittorie parziali, un secondo e un quattordicesimo scartato per una partenza anticipata, Andrea Racchelli su Altea è nettamente in testa sulla flotta con 10 punti di distacco sull’estone Toniste su “Lenny", primo dei “Corinthian”, equipaggio non professionista, vincente nella sesta e ultima prova di giornata. Terzo il triestino Michele Paoletti su “ Strambapapà” coadiuvato da un equipaggio d’eccezione con a bordo il padre Diego e la moglie -ex azzurra- Giovanna Micol. “Il movimento velico sta portando già da qualche settimana importanti presenze sul Garda Trentino grazie agli allenamenti non solo delle squadre olimpiche italiane, ma di diverse nazioni - ha commentato il neo presidente del Circolo Vela Torbole Mauro Versini - Da questo week end si aggiungono le regate, che per questa occasione hanno iniziato a coinvolgere al Circolo Vela Torbole equipaggi esteri; una nota sicuramente positiva per gli Hotel e gli esercizi commerciali del territorio per una vera ripartenza.
Domenica alle ore 12:00 prevista la partenza della prima prova di giornata con ulteriori tre regate possibili. ph. E. Giolai
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese