Il lago di Garda e le sue regate si confermano laboratorio tecnologico per il mondo velico. Avviene da quando per vincere la Centomiglia si è andati alla ricerca della barca più veloce. I primi classe libera degli anni '70, gli Ander, i Falconi, Cassiopea. Nel 1980 l'arrivo delle maxi derive firmate da Bruce Farr, successivamente re-interpretate da altri progettisti come Ceccarelli, Cori, Santarelli, i fratelli Sciomachen, Judel & Frolik, Umberto Felci. Dal 2006 il ritorno dei catamarani con gli X 40, i Marstrom 32 e 20, il vecchio Tornado che, proprio quest'anno, festeggia i 50 anni della sua vittoria alla Cento con il "Finn Team" condotto dall'olimpionico Fabio Albarelli e Gian Franco Oradini. Da due anni tocca alle barche con i Foil, altra anteprima di quanto si vedrà alla America's Cup. Dopo il Quant 30 e il Gonet-Monofoil, le prossime settimane si presenterà il 17-18 agosto con una giornata tutta sua il “69F”, la sigla sta per i 6 metri e 90 centimetri della lunghezza ed F per Foil. E’ un mix di tecnologia lacustre e argentina grazie a uno dei promotori, il velaio e skipper olimpico Dede De Luca. A loro si è aggiunto l'oro di Rio 2016 nei Nacra, l'argentino Santiago Lange. Il "69F Day" avrà come scenario i porticcioli di Bogliaco, la Marina e la vecchia piazzetta, lo sfondo di Villa Bettoni. Gli spazi che grazie alla disponibilità di Comune di Gargnano e dei proprietari del Marina 2000 e della famiglia dei conti Bettoni, saranno tra Gorla e Centomiglia anche le location dell'Europeo L30, la barca che si candida ad essere la classe olimpica dell'Offshore, soprattutto dall'11 al 14 settembre dei Campionati Italiani Classi Olimpiche, il Cico che porterà la firma del Circolo Vela Gargnano, Canottieri Garda (che ospiterà le barche del Parasport), Toscolano-Maderno, Univela Campione (che sarà la base del Kite Foil e del surf a vela). Ma l'anteprima di tutto spetterà al 69F, che nei vari Test ha ha toccato e superato i 35 nodi di velocità. Il progetto è stato elaborato dagli argentini Nahuel Wilson e Laureano Marquinez, due esperti in Foil che hanno lavorato con gli svedesi di Artemis nell’ ultima Coppa America. A bordo si sono alternati vari campioni di classi olimpiche e monotipi. Queste barche sono in scala ridotta (più o meno 1 a 3) dei monocarena di 22-23 metri che vedremo impegnati nella prossima edizione della America’s Cup in Nuova Zelanda. (S.P.)
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Con la cerimonia conclusiva, avvenuta sul main stage dell’America’s Cup Village di Auckland, la PRADA Cup è stata consegnata all’equipaggio di Luna Rossa Prada Pirelli, divenuto Challenger del 36 esimo America’s Cup Match