C’è una epidemia di…appendiciti in questo Vendée Globe. Dopo Dominique Wavre (Temenos II) prima delle Kerguelen, Jean Le Cam (VM Matériaux) prima di Capo Horn e Roland Jourdain (Veolia Environnement) in prossimità delle Azzorre, è il turno di Marc Guillemot di constatare che la sua appendice non è più operabile. E per una buona ragione: la parte inferiore della sua chiglia è ora a più di tre mila metri di profondità, a 250 miglia a nord di San Miguel, a 800 miglia dalla Spagna e a circa 1000 miglia dalle Sables d'Olonne! Come Roland Jourdain prima delle Azzorre, Marc Guillemot ha riempito i ballast per dare stabilità alla barca. La depressione che raggiungerà il percorso questa notte e domani mattina in realtà dovrebbe passargli davanti e Safran non dovrebbe avere che una quindicina di nodi di nord-ovest. Per il momento Marc pensa ancora di poter far rotta su Les Sables d’Olonne e concludere la gara per poter essere classificato, anche se il terzo posto in tempo reale è oramai solo un miraggio. Samantha Davies gli è oramai addosso anche se stanotte se l’è dovuta vedere con un fronte molto attivo con raffiche di 50 nodi. La Davies dovrebbe ripassare davanti a Marc Guillemot durante la notte. "Quello che è accaduto – ha spiegato Marc alla radio - è la conseguenza, a mio avviso, di una vecchia storia. Sotto le Kerguelen ho preso un grande mammifero marino. Sono passato di colpo da 20 nodi ad essere praticamente fermo. E per un po’ di tempo ho avuto l'impressione che la chiglia desse come dei colpi di racchetta. Questa sensazione si è amplificata dopo le Azzorre. E ieri la chiglia ha iniziato a camminare avanti e indietro. Sotto la guida di William Verdier (architetto della barca con VPLP)ho messo in sicurezza il tutto lavorandoci buona parte della notte con un sistema di cime che passava dal ponte ed era ripreso dai winch ai piedi dell’albero. Sono arrivato bloccare la chiglia ed ero abbastanza contento del lavoro fatto. Quando ho finito il tutto, qualche ora fa’, sono andato fuori per mettere in tensione le cime e sono stato molto sorpreso nel vedere che era venuto tutto su. Quando sono tornato dentro ho constatato che era saltato tutto. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare sono stato contento perché avere un pendolo tre tonnellate che balla a 4/5 metri sott’acqua è terribile. Si rischia davvero di rompere tutto. Una volta che la chiglia si è staccata ero sollevato. Io avevo già riempito i ballast e preparato la muta di sopravvivenza. Senza la chiglia è meno stressante, non potete immaginare. In questo momento ho tutti i ballast al vento riempiti. Devo avere dalle 5 alle 6 tonnellate d’acqua che mi permettono di tenermi in equilibrio. Ho tre mani di randa e il fiocco e viaggio a 10/11 nodi. Ho veramente voglia di finire la corsa indipendentemente dalla posizione. Tutto questo ha comportato un grande lavoro la scorsa notte e questa mattina, e non potete immaginare il “bronx” che c’è all’interno della barca. Oggi ho passato due ore e mezza a pulire e non è ancora finita”.
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
Vincitori di giornata, nelle rispettive classi sono: V, Django 7X, Oscar 3, H2O, Moat
Cinquantasette team in rappresentanza di dieci Nazioni si sono sfidati nell’alto Adriatico questa settimana per il Campionato Mondiale ORC Double-Handed 2025, ospitato dallo Yacht Club Monfalcone in collaborazione con l'Offshore Racing Congress (ORC)
Si è concluso domenica 14 settembre, al Centro Velico Punta Ala, il Campionato Europeo Windsurfer Class 2025. Un’edizione che ha visto oltre 180 regatanti da 16 Paesi sfidarsi in cinque giornate di regata
Galateia e Django 7X vincono il Rolex World Championship rispettivamente nelle classi Maxi 1 e Maxi Grand Prix. I vincitori della 35^ Maxi Yacht Rolex Cup nelle altre classi sono: Oscar 3, H2O e Moat
Vincitori di giornata nelle rispettive classi sono stati V, Ganesha, H2O, Moat. Le prove a bastone per la classe Maxi Grand Prix non si sono potute svolgere per il vento molto intenso
QQ7 di Salvatore Costanzo conquista il Trofeo Mediolanum Cup; secondo posto per Freedom, il Solaris 50 da Edoardo Ridolfi e terzo posto per il Farr 30 Drago Volante
Il mondiale Windsurfing Formula Foil torna al Circolo Surf Torbole. In testa il tedesco Wolf; Primo junior e miglior italiano il giovane atleta del Circolo Surf Torbole Davide Scarlata
Il tedesco Fabian Wolf si sta confermando assoluto dominatore: con 12 vittorie su 15 prove e un punteggio netto di 12, il titolo mondiale sembra ormai saldamente nelle sue mani. Alle sue spalle, l’austriaco Theo Peter
Si è conclusa a San Vincenzo (Livorno) la nona edizione del Sotto Gamba Game che si è svolta come sempre sotto il segno del superamento di ogni barriera e pregiudizio