Grande giorno di regate nelle acque davanti a Reggio Calabria per il Trofeo della Fata Morgana. Il vento si stende puntuale sulle difficili acque di Reggio ed il Comitato di Regata presieduto da Stefano Alberico non perde un attimo a far sistemare le boe nelle profonde acque dello Stretto. Il vento proviene da Nord Nord Ovest e non abbandonerà mai la flotta per tutta la giornata, arrivando a punte di 18 nodi. Le condizioni sono molto “anglosassoni”, occorre calcolare con la massima attenzione la forza e la direzione della corrente che percorre le acque tra la Sicilia e la Calabria, combinare il tutto con la direzione del vento e capire quanto convenga fare i bordi rasente costa. Roba da specialisti del luogo ed è infatti Uccio Giuffrè sulla sua Profilo ad imporsi sulla numerosa flotta proveniente dal resto della Calabria, da Catania, da Messina e Milazzo. Lascia letteralmente tutti al palo nella prima prova, imponendosi fin dalla partenza e non sbagliando un bordo nelle “sue” acque. La lotta, solo inizialmente è con Bluette, Comet 41 del catanese Mario Zappia, e Damanhur , Comet 45 di Nicola Ferroni, ma questi vengono rallentati da tanti errori nella gestione delle vele di prua. E’ andata bene anche nel primo bordo Paola Chilà sul First 36.7 Pablavela, che decide di prendere per prima la lay-line ma la corrente la scaraventa indietro. Nel tentativo estremo di andare in boa cambia mure, non dà acqua a Profilo e a Bluette, e poi tocca la boa. Si attarderà nell’autopenalizzarsi. Quello che invece conduce la prova con la massima regolarità è il messinese Franco Badessa sulla sua Paluck III. Prende il via in una zona sgombra della linea, cerca di viaggiare nel vento pulito, il suo equipaggio non sbaglia una manovra. La prima prova va così va a Profilo, subito dietro in compensato Paluck quindi Pablavela.
Il vento non cambia direzione ma ora la flotta ha capito il gioco. Hanno tutti preso le misure delle difficili condizioni ambientali e la pressione sulla linea di partenza aumenta. Il Comitato nella seconda prova della giornata deve esporre un primo ripetitore per richiamare la flotta che esce in anticipo al segnale di partenza. Si ricomincia e dal centro linea escono bene Dahmamur, forte delle sue generose dimensioni, Profilo e Paola Chilà sul First 36.7 che riesce a registrare finalmente il suo equipaggio. Paluck, sornione, naviga su refole pulite mentre gli altri litigano. Sulla linea del traguardo giungerà per primo Damanhur ma il compenso dei tempi premierà di nuovo Profilo. Ottimo secondo Eureka, quindi Paluck.
Alla terza prova grave incidente in partenza. Damanhur con il bompresso aggancia lo strallo di poppa del first 25.5 Reggio Calabria YC, questo ruota e disalbera. Comunque la regata procede. Escono benissimo allo start Paola Chilà a centro linea e Uccio Giuffrè in barca comitato che sfrutta con una manovra al limite dell’azzardo un buco che si viene a creare. Bene, oramai si potrebbe dire come al solito, Franco Badessa che viaggia senza errori su Paluck. Le prime due posizioni sono loro. Damanhur finisce squalificata e il terzo posto della prova va a Pablavela.
Si va in acqua domani con una classifica cortissima, almeno per quanto riguarda le prime 5 posizioni. Con l’avvento dello scarto tutto potrà capitare in classifica generale.
Nell’affollata flotta dei Classe Libera viaggiano in alto Feeling Due di Giuseppe Scrivo e Pebac di Nuccio Occhiuto e timonata da Enzo Comi.
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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