Se tradizionalmente con campionato invernale si vuole indicare un circuito invernale di allenamento per le classi coinvolte, quello di Alassio si è sempre saputo distinguere per numero e qualità di equipaggi.
L’Alassio Winter Cup si segnala quest’anno per l’elevato livello degli equipaggi che via hanno preso parte, per il numero di regate disputate, per le condizioni meteo-marine in cui si sono svolte le tappe Un’unica tappa si è conclusa a mani vuote, la prima per mancanza di vento. Le altre quattro hanno quasi sempre offerto un ricco bottino di prove e occasioni per testare equipaggi, allestimenti, barche.
Ancora una volta il Circolo Nautico al Mare di Alassio ha messo all’opera i suoi volontari, soci e consiglieri del circolo che con una passione unica seguono con dovizia ogni singola fase dell’organizzazione della regata. Una citazione particolare per il team affiatatissimo che in pochi minuti spesso in condizioni se non estreme, quasi sempre d’emergenza, spostano boe e campi di regata per ottimizzare e assecondare le bizze di Eolo.
Tornando all’Alassio Winter Cup, la quinta tappa chiude con un bottino di cinque regate, di due giorni certo freddi, a tratti freddissimi, ma con uno splendido sole e un vento di discreta intensità anche se un po’ variabile nella direzione.
Ottime condizioni dunque per mandare in acqua in 20 Melges 24 iscritti.
Tornano dagli States Uka Uka di Lorenzo Santini, timonato da Lorenzo Bressani; e Audi Giacomel Racing Team di Riccardo Simoneschi.
Tornano in acqua dopo una breve sosta anche le due barche “targate” CNAM alassio: Online Sim – Firebolt di Carlina Ubertalli timonata da Roberto Martinez e Alfa Spider dei Fratelli Pavesio timonata da Gabriele Benussi. Tra gli “alassini” confermati anche Andrea Magni su Conte of Florence, Beppe Zavanone su Point Break e Gianluca Grisoli su Magie.
Torna anche Alina di Maurizio Abbà, timonata da Luca Valerio.
Esordio per Eta Beta di Paolo Testolin che affida il timone del nuovo Eta Beta a Gianni Giordo e la tattica a Francesco Ivaldi.
Fitta la presenza d’oltre confine con,accanto a new entry da Germania e Austria, gli ormai fedelissimi svizzeri di Poison Rouge di Jean Marc Monnard e di “Zero Two”di Michael Good; gli svedesi di Rocad Racing di Ingemark Sundsted.
Ma la due giorni alassina è tutta nel segno di Gianni Catalogna, del suo Hurrigane timonato da Alberto Bolzan: tre secondi piazzamenti e un terzo posto gli valgono la vittoria della tappa davanti nientemeno che a Uka Uka che deve scartare una BFD della prima prova di sabato.
Terza, inossidabile, Alina come sempre regolare nella resa e perfetta con vento “pesante”. “La barca è nuova e ha ancora bisogno di qualche messa a punto, ma ci siamo quasi” confessa Luca Valerio ai microfoni di Luca Bontempelli.
Di certo non sono mancate le planate e, nonostante il freddo pungente, il volto dei regatanti a terra è di quelli che da solo giustifica ogni sforzo organizzativo e agonistico.
Mentre le barche vanno all’alaggio classifiche alla mano si tirano le somme dell’intero campionato invernale: 5 tappe, quindici prove e ovviamente una classifica generale: “Campione d’Inverno” è Uka Uka di Lorenzo Santini ovvero l’equipaggio da battere nella prossima stagione con Lorenzo Bressani al timone e Bruni, Michetti e Francesca Prina on board.
Secondo posto per Riccardo Simoneschi su Audi Racing Team; davanti ad Alina (si allegano le classifiche di tappa e generale)
Se come dicevamo l’invernale è un allenamento, d’ora in poi si fa sul serio. Tra quindici giorni il carrozzone dei Melges 24 si sposta a Scarlino (Argentario) per la prima tappa del circuito Volvo Cup, un circuito e una stagione davvero unica: la più intensa mai vista in Italia.
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