L'equipaggio di GUYOT environnement - Team Europe sta bene ed è al lavoro su un'attrezzatura di fortuna dopo aver disalberato a causa di una violenta tempesta nell'Atlantico settentrionale, lunedì notte, durante le fasi finali della quarta tappa da Itajaí, in Brasile, a Newport, nel Rhode Island. Alle 0243 UTC, mentre il team stava navigando in quarta posizione con venti di burrasca e onde molto alte, la barca è scesa violentemente da un'onda e l'albero è caduto. Nonostante il peggioramento delle condizioni, il team è riuscito a tagliare quanto restava dell'albero rotto, per evitare ulteriori danni all'imbarcazione e preservare il più possibile l'attrezzatura. Il personale del race control presso il quartier generale della The Ocean Race ad Alicante è in contatto costante con l'equipaggio, che non ha richiesto assistenza esterna e sta attualmente valutando le prossime mosse insieme al proprio team di terra, tra le quali potrebbe esserci il trasferimento ad Halifax, in Canada, o il rimorchio con una nave o un peschereccio verso gli Stati Uniti. Parlando con i giornalisti da bordo dell'imbarcazione in collegamento video questo pomeriggio, il co-skipper Robert Stanjek (GER) ha descritto la situazione dell'equipaggio e le condizioni che hanno portato alla rottura dell'albero nella notte. "Al momento siamo a circa 600 miglia da Newport e c'è ancora molto mare e anche un bel po' di vento. Abbiamo rotto l'albero alle due di notte UTC. Credo che non si trattasse di una bassa molto forte, ma abbiamo registrato tra i 50 e i 52 nodi di vento, con una media di 40-45 nodi. Pensavamo di stare gestendo bene la situazione. Avevamo solo la randa a riva con i terzaroli e navigavamo a velocità ridotta, ma il mare era un po' troppo grosso. C'è stato un urto particolarmente forte e l'albero ha ceduto e si è spezzato". Alla domanda se l'equipaggio fosse stato in grado di allestire una sorta di armo di fortuna per consentire all'imbarcazione di fare strada verso la terraferma, Stanjek ha risposto: "Questo è il piano, ma al momento il mare è troppo grosso e c'è troppo vento per lavorare in coperta. Nel frattempo stiamo lavorando sulle possibili soluzioni, perché la strada per arrivare negli Stati Uniti è lunga". Il co-skipper di Stanjek, Benjamin Dutreux, ha dichiarato che l'obiettivo immediato del team è quello di portare la barca a terra per valutare correttamente l'entità dei danni causati dall'incidente. "Dobbiamo elaborare un piano per tornare in regata, ma il primo passo è portare la barca in porto e fare un inventario dei danni. Faremo del nostro meglio per rientrare nel gruppo, ma è difficile dire quale percentuale di possibilità abbiamo". Nel frattempo, in testa alla flotta, 11th Hour Racing Team (USA) e Team Malizia (GER) sono stati i primi a uscire da quelle che Amory Ross, il reporter di bordo veterano di 11th Hour Racing Team, ha definito condizioni "terrificanti". Con meno di 350 miglia da percorrere per arrivare a Newport, la coppia di testa è ancora vicina - circa 35 miglia di distacco sul Race Tracker - e 11th Hour Racing Team dello skipper Charlie Enright spera di poter beneficiare della conoscenza del luogo durante l'avvicinamento al porto di origine dell'equipaggio. "Stiamo facendo tutto il possibile per cercare di non rompere nulla", ha riferito Enright dalla barca. "La differenza in questa tappa si può fare qui, non commettendo errori, mantenendo medie [di velocità] elevate e mantenendo la barca in movimento verso la boa. Niente puggiate, niente rotture e niente di tutto questo. Si va verso nord". Lo skipper di Team Malizia, Will Harris, ha dichiarato che anche l'equipaggio della barca tedesca si è concentrato sull'evitare danni gravi a causa delle condizioni estreme che si sono verificate durante la notte, ma che ha intenzione di dare la caccia al rivale americano prima dell'arrivo. "Il mare è piuttosto mosso, ma lo avevamo previsto negli ultimi 4-5 giorni, sapevamo che sarebbe successo. Siamo abbastanza esperti dopo la terza tappa. L'abbiamo superata, mantenendo la barca integra. Abbiamo perso qualche miglio in più rispetto a 11th Hour Racing Team, ed è proprio quello che non volevamo, perché rende più difficile la rimonta. Restiamo positivi e pensiamo che ci sia una possibilità più avanti. Non è finita finché noi o loro non tagliamo il traguardo e tutto può ancora succedere". L'arrivo previsto per 11th Hour Racing Team a Newport è previsto per il 10 maggio tra le 1800 e le 2200 UTC (1400 e 1800 ora locale), seguito da Team Malizia due ore dopo, mentre il terzo classificato Biotherm (FRA) di Paul Meilhat dovrebbe arrivare circa cinque ore dopo. Lo svizzero Team Holcim - PRB di Kevin Escoffier, che ha disalberato durante la quarta tappa al largo delle coste brasiliane, si trova a bordo di un cargo diretto a Newport, dove l'equipaggio intende montare un nuovo albero in tempo per la partenza della quinta tappa verso Aarhus, in Danimarca, il 21 maggio, che assegna punti doppi. |
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese