Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato le Ordinanze di Protezione Civile che definiscono le modalità per procedere alla riparazione degli immobili danneggiati dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo lo scorso 6 aprile e che a seguito delle verifiche effettuate dai tecnici impegnati nei rilievi di agibilità sono stati inseriti nelle categorie A (edifici agibili), B (edifici temporaneamente inagibili - tutto o in parte, ma agibili con provvedimenti di pronto intervento) e C (edifici parzialmente inagibili). Rispettando i tempi annunciati nel corso delle scorse settimane ed a soli due mesi dal sisma, vengono così definite le procedure che consentiranno ai cittadini, le cui abitazioni sono state danneggiate dal terremoto, di poter riparare gli immobili, favorendo il rientro delle famiglie nelle abitazioni principali. Le Ordinanze disciplinano, inoltre, le modalità di erogazione delle contribuzioni a carico dello Stato per gli interventi di riparazione e di miglioramento della sicurezza degli immobili.
Al fine di favorire il rapido rientro nelle abitazioni, classificate nella categoria A dai rilievi di agibilità, è riconosciuto ai proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale un contributo fino ad un massimo di 10.000 euro per le spese di riparazione dei danni di lieve entità, cui può essere aggiunto un ulteriore contributo di 2.500 euro per la riparazione di parti comuni degli edifici. Il contributo viene erogato per gli interventi di riparazione, che possono essere realizzati entro un mese dall’inizio dei lavori, di elementi non strutturali e degli impianti delle unità immobiliari danneggiate in modo molto contenuto, dichiarate infatti agibili dai rilevatori, e che non devono, comunque, comportare alcun mutamento di destinazione d’uso degli immobili. Non potranno accedere ai contributi per la riparazione i proprietari di immobili costruiti, anche in parte, in violazione delle norme urbanistiche ed edilizie o di tutela del piano paesistico – ambientale.
Per l’accesso al contributo, con l’obiettivo di ridurre i tempi necessari alla realizzazione delle opere e di consentire ai cittadini stessi la possibilità di avvalersi delle ditte di loro fiducia, è necessario presentare una comunicazione di inizio lavori al Sindaco del Comune di ubicazione dell’unità immobiliare oggetto degli interventi compilando un modello che sarà reso disponibile ai cittadini nelle sedi (anche provvisorie) dei Comuni, dei Centri Operativi Misti e scaricabile online sul sito www.protezionecivile.it. Al modello andrà allegato il preventivo di spesa, redatto e firmato dalla ditta scelta dal cittadino che dovrà anche sottoscriverlo. L’erogazione del contributo per la riparazione dell’immobile sarà effettuata dal Sindaco del Comune interessato, direttamente alla ditta che avrà effettuato i lavori solo dopo l’avvenuta comunicazione da parte del cittadino dell’avvenuta conclusione delle opere, che dovrà essere corredata anche dai necessari giustificativi di spesa.
Per le unità immobiliari che hanno riportato danni tali da renderle temporaneamente inagibili, totalmente o parzialmente e che possono essere oggetto di recupero dell’agibilità con misure di pronto intervento (con esito tipo B) o parzialmente inagibili (con esito tipo C) è previsto un contributo diretto per le spese relative alla riparazione degli elementi non strutturali, nonché la riparazione o gli interventi locali su singoli elementi strutturali comunque idonei ad assicurare migliori condizioni di sicurezza degli immobili oggetto dei lavori, che comunque non possono comportarne il cambiamento della destinazione d’uso o modifiche estetiche. Sono esclusi dal contributo gli immobili costruiti, anche in parte, in violazione delle norme urbanistiche ed edilizie o di tutela del piano paesistico – ambientale. L’ordinanza disciplina in modo puntuale anche le modalità per l’accesso ai contributi per i lavori di riparazione da realizzare nelle parti comuni di condomini o di edifici composti comunque da più unità immobiliari e non costituiti in condomini. Il contributo, fino alla copertura integrale delle spese necessarie agli interventi di riparazione degli edifici danneggiati (con esiti di tipo B e C) è riconosciuto per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Per l’accesso ai contributi i cittadini dovranno presentare, entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’Ordinanza sulla Gazzetta Ufficiale, una domanda al Sindaco del Comune dove è situato l’immobile da riparare, compilando un modello che sarà reso disponibile ai cittadini nelle sedi (anche provvisorie) dei Comuni, dei Centri Operativi Misti e scaricabile online sul sito www.protezionecivile.it. Alla domanda dovranno essere allegati il preventivo di spesa con l’indicazione dei tempi previsti per la realizzazione degli interventi di riparazione firmato dalla ditta che il cittadino avrà scelto per realizzare i lavori e una perizia giurata di un tecnico iscritto all’albo professionale che attesti l’entità del danno subito. La perizia giurata dovrà anche certificare la congruità del preventivo di spesa per le riparazioni allegato alla domanda per l’accesso ai contributi. Il Comune dovrà svolgere l’istruttoria della richiesta di accesso ai contributi e comunicare al cittadino, entro trenta giorni dalla presentazione della domanda, l’eventuale accoglimento della domanda e la quantificazione delle risorse economiche assegnate. Nel caso in cui il cittadino dopo trenta giorni dalla presentazione della domanda non abbia ricevuto alcuna comunicazione dal Comune, l’Ordinanza prevede che la domanda sia automaticamente accolta. Prima dell’inizio dei lavori i cittadini che avranno avuto accesso ai contributi dovranno darne comunicazione al Comune e al Genio Civile della Provincia, indicando il direttore dei lavori e il coordinatore alla sicurezza delle opere in via di esecuzione.
Le Ordinanze prevedono, inoltre, che i Comuni effettuino controlli a campione sulla corretta utilizzazione dei contributi che, in caso di accertati utilizzi impropri delle risorse, verranno immediatamente revocati.
Con l’obiettivo della massima trasparenza e chiarezza delle disposizioni, è prevista la massima pubblicità dei contenuti delle Ordinanze che saranno anche pubblicate sul sito www.protezionecivile.it e sui principali quotidiani locali.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese