Continua la scalata al Trofeo TurboCup per gli Ufo 22 che si ritroveranno per la seconda tappa ad Acquafresca il prossimo fine settimana (14-15 maggio) per disputare sei manche.
Dopo l’avvio di stagione con ventun barche in acqua sul lago d’Iseo che ha visto una lotta serrata, grazie anche alle condizioni del vento davvero difficili, tra Whatever di Michele Ferrari del Verbano, Marco Schirato su Speedy (CVG) e i ragazzi della Canottieri Garda Salò di Magica comandati da Fabrizio Albini, ora si andrà a delineare un po’ meglio la classifica scoprendo chi sarà in grado di giocarsi bene le proprie le carte e forse, di ipotecare la vittoria finale. Certo, non sarà facile per nessuno perché la Classe ha decisamente alzato il tiro e in molti sono pronti a dare filo da torcere. Quella di Acquafresca sarà la prima tappa sul Garda per poi proseguire a Riva l’11-12 giugno fino al trasferimento in Adriatico, a Rimini, per chiudere la TurboCup e conquistare anche il titolo italiano dall’8 al 10 luglio. Come sempre ci sarà anche la classifica dedicata agli owner driver.
Il Circolo di Acquafresca è, per il secondo anno, l’hub della Classe per gli appuntamenti gardesani. Qui infatti gli armatori possono ormeggiare per tutto il periodo estivo, allenandosi e raggiungendo i campi di regata senza mai smontare la barca. Anche questa tappa avrà il solito apprezzatissimo sabato sera di divertimento con l’aperitivo Seiterre e la cena al Circolo. Nuove velerie si stanno affacciando al mondo Ufo22 con fine tuning per assecondare le richieste sempre più esigenti degli armatori dimostrando un grande interesse nello sviluppo di nuovi tagli e profili. E’ la seconda stagione che l’Ufo22 catalizza una grande attenzione sia tra i regatanti che tra gli addetti ai lavori. Segno che la formula è vincente, che il progetto è studiato nei minimi dettagli senza lasciare nulla al caso, che la filosofia di unire un mezzo che sa regalare grandi emozioni spingendo sulla competitività con il divertimento a terra sono tutti ingredienti che creano un mix davvero interessante.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese