Dopo quasi tre giorni di un mare immobile, gli 89 skipper della Mini Transat La Boulangère possono finalmente assaporare la brezza degli alisei. Le prime giornate di regata sono state un banco di prova per i nervi: venti debolissimi, mare piatto e velocità che a malapena superavano i pochi nodi. Ora però i gennaker si gonfiano e i Mini 6.50 filano veloci, con i log che tornano a colorarsi di belle velocità medie.
Un inizio di gara estenuante
«Più che meteorologicamente complicato, questo inizio è stato duro dal punto di vista mentale - spiega François Husson, allenatore del Pôle Excellence de La Rochelle – anche se sapevamo che le prime 60 ore sarebbero state impegnative.Ma la chiave era mantenere la calma e la fiducia nelle proprie scelte».
Anche Kevin Bloch, meteorologo del Pôle Lorient Grand Large, aveva messo in guardia i navigatori: «Bisognava accettare di partire senza sapere come si sarebbe evoluto lo scenario. La pazienza è stata la virtù più preziosa».
Scelte tattiche e colpi di genio
In queste condizioni difficili, alcuni skipper hanno saputo trovare le traiettorie giuste. Alexandre Demange (1048 – DMG MORI Sailing Academy II) ha guidato la flotta al passaggio del waypoint a sud delle Canarie.
Scelta vincente anche per chi ha osato passare a est di El Hierro: il veterano sloveno Uros Krasevac (757 – Seedy Maltese) e Mathis Bourgnon (934 – Assat) sono riusciti a inserirsi nelle prime posizioni nonostante barche più datate.
Con l’arrivo di venti più stabili da nord-est, i foiler hanno ripreso terreno. Benoît Marie (1067 – Nicomatic Petit Bateau) e Matéo Lavauzelle (1044 – Brets) superano ora i 13 nodi di media, cavalcando le onde con i loro foil gialli e lasciandosi alle spalle le lentezze iniziali.
Batte forte la competizione tra i Serie
Tra i Mini di serie, la battaglia per la testa è accesa tra Paul Cousin (981 – AFP Biocarburants) e Amaury Guérin (996 – Groupe Satov).
Ottimo anche il debutto di Cecilia Zorzi (1089 – Eki), impeccabile nel vento leggero, così come quelli di Antonin Chapot (1043 – Espérance Banlieues) e Quentin Mocudet (986 – Saveurs et Délices). Da segnalare anche Marie Chaussade (892 – Ganesh), ex crocierista entusiasta alla sua prima traversata oceanica in solitario.
Solidarietà con Saint-François
Mentre la flotta è ancora lontana dall’arrivo, un incendio ha colpito la marina di Saint-François in Guadalupa, meta finale della seconda tappa.
Fortunatamente non ci sono state vittime e l’impatto sull’organizzazione sarà contenuto. «Siamo vicini agli abitanti e ai commercianti di Saint-François», ha dichiarato Emmanuel Versace responsabile dell’organizzazione. «Sappiamo che la città farà di tutto per accogliere i navigatori nelle migliori condizioni».
La corsa prosegue dunque con spirito di solidarietà e con il vento finalmente a favore. Gli alisei sono tornati: la vera Mini Transat può cominciare. Ph. Vincent Olivaud
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