Alinghi ha scelto di non regatare oggi nel match n° 5 del Round Robin 2 in programma contro Emirates Team New Zealand. Il regolamento dell’evento , infatti, prevede che la regata contro i padroni di casa ammessi comunque di diritto alla finale, non dia alcun punteggio per la classifica del secondo Round Robin. C’è sempre il rischio però, in caso di un contatto tra le barche, di subire una penalità, ovvero la detrazione di un punto, come successo ieri nel match tra BMW Oracle Racing e TeamOrigin.
In considerazione dell’alto livello tecnico di questo secondo Round Robin e del fatto che al termine dello stesso tra pochi giorni si faranno i conti con la classifica, Alinghi avrebbe avuto tutto da perdere e nulla da guadagnare partecipando alla regata contro Emirates Team New Zealand.
Ed Baird, timoniere di Alinghi, spiega i motivi di questa decisione: “Questo è un evento meraviglioso, le regate sono stupende e le condizioni estive sono fantastiche. Siamo felici del fatto di poter essere tornati in acqua tutti insieme un’altra volta. Normalmente non avremmo rinunciato all’occasione di regatare contro Team New Zealand come peraltro abbiamo fatto diverse volte in passato, per cui siamo molto dispiaciuti di aver dovuto fare questa difficile scelta strategica.”
“La realtà dei fatti è che avremmo soltanto da perdere se si verificasse qualsiasi incidente o contatto tra le barche. Ne abbiamo parlato tutti insieme e abbiamo deciso che non avrebbe senso assumere un rischio del genere, soprattutto dopo quello che è successo ieri nella regata tra BMW Oracle Racing e TeamOrigin. Gli organizzatori fanno bene ad applicare il regolamento per evitare collisioni e incidenti, ma se noi dobbiamo prenderci un richio lo dobbiamo fare in una regata che da punteggio”.
Baird ha così concluso: "Domani ci aspetta un match importante contro BMW Oracle Racing, ci vogliamo concentrare su di esso e sul prosieguo dell’evento”.
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