Il capoluogo ligure rimarca il suolo di riferimento nel Mediterraneo per la sicurezza marittima. E’ quanto è emerso in mattinata dalla riunione del comitato di pilotaggio del progetto europeo Secur Med Plus cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di cui la Regione Liguria è capofila.
Il progetto è incentrato sui temi della sicurezza marittima e della tutela ambientale e ha come scopo di dare corpo ad azioni strategiche comuni finalizzate al rafforzamento della sicurezza nei cluster marittimi del Mediterraneo. L’obiettivo generale è di migliorare la prevenzione dei rischi ambientali e sociali relativi al trasporto marittimo e alle fase di movimentazione e di handling delle merci che arrivano nei porti commerciali del Mediterraneo.
Tema dell’incontro fra i partner italiani e stranieri la sicurezza della navigazione e la tutela del mare, messe a dura prova dal crescente traffico navale e dalle condizioni di rischio alle quali è esposta la navigazione, come il caso della Jolly amaranto, purtroppo conferma.
L’obiettivo di Secur Med Plus è quello di coordinare i sistemi di sicurezza dei Paesi del Mediterraneo, allineandoli a quelli maggiormente sviluppati come quello italiano. Altro punto, il completamento delle informazioni con alcuni temi non ancora presente nel confronto tra gli enti. Un tema nuovo individuato è il ciclo dello smaltimento dei rifiuti solidi prodotti dalle navi durante la navigazione.
Nell’incontro di oggi è stato scelto il “marchio di responsabilità sociale” di cui potranno fregiarsi le imprese portuali più virtuose nell’attenzione alla persona , alla collettività e all’ambiente. Imprese che potranno costituire un club ad hoc per migliorare la collaborazione tra gli stati partner (Spagna, Francia, Slovenia, Grecia e le regioni italiane interessate.
Il progetto Secur Med Plus viene attuato con il supporto tecnico della Direzione Marittima della Liguria.
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