venerdí, 19 dicembre 2025

VELA OCEANICA

Gaetano Mura: danni per Italia sdraiata da 65 nodi di vento

gaetano mura danni per italia sdraiata da 65 nodi di vento
redazione

GAETANO MURA - 7 dicembre 2016 Oceano Indiano


Nel tardo pomeriggio di ieri stavamo navigando nella saccatura (zona di transizione meteorologica), erano passati già diversi groppi con relativi rinforzi, ma tutto sotto controllo. Avevamo 2 mani alla randa (porzione di riduzione di tela) e solent, incominciava qualche schiarita e i groppi sembravano pressoché terminati. Ero seduto davanti al pc a terminare di scrivere una una mail poi sarei andato in coperta per ridare un po'di tela (aumentare la superficie velica). In quel momento ho sentito la barca sbandare e accelerare in maniera un po' anomala, sono corso in pozzetto e a qualche centinaio di metri da me il mare era bianco in fumo, delle trombe d'aria a mulinelli vorticavano verso di noi a velocità impressionante. Ho aperto il carrello della randa (serve per aprire l'angolo di incidenza al vento) e lascato il massimo della scotta possibile. Ma il vento ci ha preso con violenza, Italia si è letteralmente avvitata su se stessa sdraiandosi in acqua fino a sfiorarla con la testa dell'albero e cosi è rimasta. Il pozzetto (zona centrale della barca sotto la tuga di protezione esterna) è andato sott'acqua per metà e anch'io con le mani sulle scotte e le gambe sott'acqua ho pensato che lascare scotta fiocco per tentare di avvolgerlo sarebbe stato tropo rischioso, ma Italia poverina, così alle corde, non voleva saperne di risollevarsi in un match che aveva già odore di ko.

Ho guardato l'albero e ho avuto l'impressione che non sarebbe rimasto integro a lungo. Ho buttato per un istante l'occhio sulla velocità del vento: 65 nodi. Mi sono attaccato alla manovella del winch lascando la scotta fiocco con l'altra mano.

Ho lottato invano per 40 minuti che mi sono sembrati un' eternità, sotto quello sforzo, spendendo sino all'ultima goccia di energia e di forza dentro le mie braccia e tutto il mio corpo. Ma ho capito che il serbatoio delle energie stava già lampeggiando in rosso da un po' e con gli allarmi accesi e comunque non se ne veniva a capo. Riuscivo a chiuderne un metro che si riapriva un secondo dopo quindi ho ripreso la scotta in mano che nel frattempo aveva fatto un nodo strettissimo con quella sopravvento che era diventata corta, ma attingendo al fondo della riserva del mio serbatoio ho cazzato la scotta più che potevo.

Il vento nel frattempo era tornato a 45 nodi, Italia con un impeto da guerriero e alleggerita di un po' dalla pressione del vento si è risollevata ed è partita in velocità. Nel frattempo aveva fatto buio, bagnato fradicio com'ero il freddo iniziava a farsi sentire.

Ho preso la terza mano alla randa, ho dato una sistemata in coperta alla bella e meglio, ho messo tutto in sicurezza e sono andato dabbasso. Sembrava un campo di battaglia, tutto ciò che non era rizzato (assicurato saldamente) era sparpagliato per tutta la barca, per fortuna poca acqua in giro. Ho sistemato tutto con calma. Nel frattempo il vento è calato drasticamente, sono riuscito fuori a ritogliere la mano alla randa perché era cresciuta l'onda e avevamo bisogno di potenza. Ho fatto piano, cercando di consumare poco. Sono tornato dabbasso, ho preparato una tisana calda e mi sono spogliato e cambiato. Era passato poco che il vento rinforzava di nuovo, sono tornato in coperta e ho preso di nuovo la mano alla randa giurando che cosi sarebbe rimasta. Il vento è stato più o meno stabile tra 38 e 43 nodi per tutta la notte con un'onda che aumentava. Finalmente mi sono buttato sul pouf, esausto e indolenzito.

Alle prime luci il bilancio della battaglia: abbiamo perso due stecche del fiocco che ha due piccoli strappi sui quali bisognerà intervenire, due carrelli di randa rotti, uno dei quali l'ho già sostituito, l'altro dovrà aspettare condizioni di onda più maneggevoli. Quindi siamo costretti a navigare un po' lenti ora che è calato il vento.

L'Imoca 60 che era vicino a me dopo aver subito condizioni simili ha spaccato i timoni e fa rotta verso Nord per tentare una riparazione.

Indiano selvaggio

La cosa incredibile e il paradosso di questi luoghi ostili è che, mentre si svolgeva questa battaglia, ho alzato gli occhi al cielo a guardare, richiamato da qualcosa, una luce straordinaria e surreale era nel cielo così intensa da riuscire a colpirmi anche in quel momento e far ritrovare "una goccia di splendore" anche a quel momento drammatico


 

 


08/12/2016 00:13:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Nautica: gli scenari di mercato secondo Confindustria Nautica

Confindustria Nautica, riunita nell’Assemblea annuale dei Soci, ha presentato l’analisi previsionale sull’andamento del settore, realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione

San Foca: IV regata "Più Vela per Tutti"

Un mare affollato quello di ieri al largo di San Foca, grazie ad una bella giornata di sole e di vento ‘giusto’, anche per la flotta di ‘Più Vela Per Tutti’, che ha disputato la sua quarta regata del campionato invernale

50° Invernale del Tigullio: sorridono Spirit of Nerina, Sease e Ariarace

Spirit of Nerina (ORC A-B), Sease (ORC C) e Ariarace (Rating FIV). Sono questi gli equipaggi che festeggiano al termine della prima manche del 50° Campionato Invernale del Tigullio

Giovani campioni al vento: partito a Vilamoura lo Youth Sailing World Championships 2025

Dal 12 al 20 dicembre 2025 la Marina de Vilamoura, in Portogallo, è teatro dei Youth Sailing World Championships 2025, l’evento iridato giovanile che mette a confronto i migliori talenti velici under 19 di tutto il mondo

Invernale Napoli: vincone Raffica, Eurosia Pompa Pa’ e Sly Fox Cube

L’equipaggio di Orofino vince il Trofeo Gaetano Martinelli (ORC), quello di Neri e Cassese il Trofeo Oreste Albanesi (Sport Boat), mentre il team di Fotticchia conquista il Trofeo Paola Martinelli (Gran Crociera)

Jules Verne Trophy: The Famous Project CIC verso Buona Speranza

L'equipaggio capitanato da Alexia Barrier e Dee Caffari dopo un rallentamento per un guasto meccanico viaggia spedito verso il Capo di Buona Speranza

Napoli: oltre 100 barche in acqua per sostenere Telethon

Grande successo per il Trofeo Fondazione Telethon, la regata destinata a raccogliere fondi a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare

Trofeo Jules Verne: partito anche Thomas Coville

Sodebo Ultim 3, il maxi-trimarano francese guidato da Thomas Coville, è salpato il 15 dicembre 2025 per un nuovo tentativo di record sul Trofeo Jules Verne, il giro del mondo senza scalo né assistenza

Thailandia: una Regina in regata

Sua Maestà la Regina Suthida di Thailandia scenderà in acqua insieme al Team Thailandia per le regate della Star Sailors League

Tre Golfi Sailing Week 2026: oltre cento equipaggi da sedici Paesi per un’edizione memorabile

Più di 100 imbarcazioni provenienti da 16 Paesi hanno confermato la propria partecipazione, a testimonianza di quanto questo appuntamento sia ormai tra i più prestigiosi e attesi del calendario velico internazionale

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci