Vela, Matteo Miceli - Una barca in navigazione è un microcosmo, un piccolo mondo isolato, una metafora del pianeta su cui viviamo, dove l’equipaggio è costretto a confrontarsi realmente con la realtà che le risorse imbarcate, alimentari ed energetiche, sono destinate ad esaurirsi se non vengono “rinnovate” ed utilizzate con criterio. Questa metafora, più di ogni altro esempio, può far capire lo spirito del progetto che porterò a termine nel 2012, il Roma Ocean World, un giro del mondo in solitario da Roma a Roma, senza scalo e ad inquinamento zero. |
Un po' più, quindi, di una impresa in autosufficienza energetica: non ci sarà a bordo alcunché di inquinante. E c'è di più: la barca che ho iniziato a costruire non sarà una barca come le altre, che, alla fine della loro vita diventano rottami difficilmente riciclabili. L'Esteco 40 sarà una barca completamente ecologica che non lascerà nessuna traccia di inquinamento sul pianeta perché sarà completamente riciclabile.
La vela "cruda", quella dove il contatto con il mare non è mediato da tante sofisticatezze tecnologiche è quella che mi ha sempre attirato sopra ogni cosa. Anche il mio record di traversata atlantica in solitario su un catamarano di soli 6 metri non abitabile, nasce da questa stessa filosofia e dal mio amore per la natura. Oggi voglio dimostrare che per fare un giro del mondo non c'è bisogno di grandi mezzi e, soprattutto, che è possibile muoversi sul nostro pianeta senza inquinare, almeno in mare.
Nel mio giro del mondo non mi limiterò solo ad andare a vela, cosa che per me è una festa, ma attraverso un programma di ricerca ben definito dal CNR contribuirò all'indagine biologica e fisica dei mari attraverso campionamenti, misure, prelievi per monitorare lo stato degli oceani. Questo giro sarà inoltre l'occasione per sperimentare sul campo nuove soluzioni tecnologiche in campo ecologico e testarne la loro effettiva efficacia. Mi aspetto che le tecniche costruttive, i materiali, le soluzioni per avere a bordo energia pulita in quantità sufficiente, siano propedeutiche ad un nuovo modo di costruire le barche tracciando strade alternative e imprenditorialmente vantaggiose e poco impattanti per l'ambiente.
Faremo tanta comunicazione su questa impresa con la Provincia di Roma, soprattutto nelle scuole per evidenziarne l’aspetto ecologico e di amore per la natura e per il mare. Nel 2010 costruiremo la barca, nel 2011 la testeremo sia nella navigazione che nell'impiantistica di bordo, che dovrà essere assolutamente all'altezza di un giro del mondo durante il quale, come è normale, incontrerò qualsiasi tipo di vento e di mare. Nel 2012 la partenza: e forse sarà quello in momento meno faticoso di questi tre anni. Matteo Miceli
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