E' raro che le previsioni di vento forte da terra si concretizzino in Tigullio in una soleggiata mattina di piena estate, ma quando capita è meglio non correre troppi rischi. Ecco quindi che per ben due volte il Comitato di regata del Campionato del Tigullio - Trofeo Lombardi ha preso la saggia decisione di sospendere il via a pochi secondi dal colpo di cannone. Il vento era semplicemente troppo, rafficato e ballerino, e se anche un raffinato interprete dei tempi duri come l'airone Vittorio D'albertas è costretto ad un bagno forzato mentre prova una bolina.... vuole proprio dire che è meglio aspettare.
Lasciata sfogare la botta di maestrale (o tramontana? la direzione ufficiale era di 355°, ai filologi la scelta del termine), il vento rimane capriccioso soprattutto come intensità, ma si può regatare e si preannuncia una giornata di difficili scelte tattiche.
A metà della prima bolina il vento cala vistosamente, favorendo chi aveva optato per il bordo a destra. Ne approfitta proprio l'airone D'Albertas, che nonostante sia sulla carta sfavorito dal calo di pressione azzecca un paio di bordi e gira in testa la prima e la seconda boa. Alle sue spalle Paco Rebaudi, che nella seconda bolina va invece a sinistra (per scelta o per smarcarsi? non lo sapremo mai), trova più pressione e infilza l'airone. Dietro questa coppia il solito Jannello, Bacigalupo e Pardelli che vede bene il posizionamento verso terra della boa d'arrivo e riesce con questa mossa a recuperare diverse posizioni.
Il vento si mantiene stabile per direzione e volubile di intensità, c'è tempo per una seconda prova. La partenza in boa sembra favorita e lì si accalca - ostacolandosi - la maggioranza dei grossi papaveri. Dal plotone esce l'inedita coppia Jannello-Carmagnani, che duellerà in solitudine per tutta la regata. Alle loro spalle un gruppetto comprendente l'airone D'Albertas, Francesco Bertolini, un brillante Umberto Giolli e il sempre veloce Luca Eufemi.
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