Il ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi ha risposto con una lettera alla segnalazione che gli aveva consegnato l’8 luglio scorso il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, a proposito della situazione dei lavoratori marittimi esposti all’amianto. Una situazione che Burlando aveva definito “inammissibile e ingiusta”, giacchè finora, pur essendo stata una delle categorie più esposte alle conseguenze nocive dell’amianto sulle navi, non ha potuto godere di alcun beneficio e riconoscimento concretamente operativo. Secondo Sacconi queste problematiche “già da tempo – scrive – all’attenzione di questo Dicastero, possono dirsi finalmente superate alla luce di un recente intervento da me operato sul piano amministrativo”.
Si tratta di una direttiva del 14 luglio scorso –scrive sempre il ministro – “ in chiave di semplificazione delle procedure previste dal D.M. del 27-10-2004 per la presentazione della domanda di certificazione di esposizione all’amianto”. Si è stabilito che “ in tutti i casi in cui il lavoratore marittimo sia impossibilitato a reperire il proprio curriculum lavorativo, la Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio provvederà al rilascio del predetto curriculum, tramite validazione dell’estratto matricolare rilasciato dalla Capitaneria di Porto oppure del libretto di navigazione autenticato dalla medesima Capitaneria”.
Sin qui la lettera del ministro. “Ho provveduto – dice il presidente Burlando – a trasmettere la lettera di Sacconi alle organizzazioni sindacali e a tutti i soggetti con cui avevamo affrontato il problema negli incontri organizzati presso la Regione Liguria. Saranno effettuate le necessarie verifiche, e mi auguro vivamente che effettivamente si sia giunti a una soluzione. Noi continueremo a seguire con grande attenzione gli sviluppi della vicenda”.
Intanto si è svolto presso la Regione Liguria un incontro con una delegazione sindacale dei lavoratori ferrovieri che anch’essi attendono da molto tempo trattamenti pensionistici legati all’esposizione all’amianto. In questo caso esiste una vicenda giudiziaria complicata dalla decisione della Corte di Cassazione di delegare il giudizio sul contenzioso alla Corte dei Conti anziché al Tribunale ordinario, al quale si sono rivolti i lavoratori. “Io e l’assessore Vesco – continua Burlando – dopo aver incontrato questi lavoratori, ci siamo impegnati a prendere contatto con la Corte dei Conti, con Inps e Inail per verificare la possibilità di una più rapida soluzione anche di questo problema”.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese