NAUTICA
Videoworks svela come proteggere i superyacht dagli attacchi informatici
redazione
Grazie all’aumento dei sistemi tecnologici a bordo dei superyacht, oggi armatori, ospiti ed equipaggi possono facilmente essere connessi in ogni luogo e in ogni momento. Ma questa stessa tecnologia espone i sistemi e i passeggeri al crescente pericolo degli attacchi informatici. Questi rischi devono essere capiti, gestiti e monitorati.
Si tratta di una necessità impellente. Nel maggio 2018, la General Data Protection Regulation (GDPR) introdurrà una serie di obblighi che avranno un impatto sulle società che offrono servizi e prodotti all’interno della Comunità Europea. Con i suoi oltre 25 anni di esperienza nell’integrazione IT nello yachting, Videoworks è nella posizione ideale per analizzare, definire e realizzare soluzione di cyber security disegnate su misura per gli yacht di nuova costruzione e per i progetti di refit.
IL "PREZZO" DELLA CONNESSIONE
La maggior parte dei sistemi di bordo sono interconnessi tra loro e gestiti tramite VLAN, spesso attraverso lo stesso punto di ingresso/uscita Internet (VSAT, 3G, 4G, ecc). Questo significa che tutto il traffico passa attraverso lo stesso portale, in questo modo un hacker che riesca a ottenerne l’accesso tramite una mail con virus sarebbe un rischio per l’intera rete, dai sistemi AV agli allarmi, all’aria condizionata, alla gestione dei motori, fino alle porte di sicurezza e ai sistemi di navigazione e monitoraggio.
Non si tratta di allarmismo. Nel 2013, nel corso di un esperimento, alcuni studenti della University of Texas sono stati in grado di “ingannare” i segnali GPS di un superyacht e di costringerlo ad andare fuori rotta senza che scattasse nessun allarme. Durante un altro test effettuato nel 2017, uno specialista di crimini informatici che lavorava per una compagnia di dispositivi portatili, ha hackerato la connessione WiFi di un altro yacht e ha preso il controllo delle sue funzioni vitali, compresi il sistema di navigazione e il circuito chiuso di bordo.
PROTEGGERE IL LAVORO DELL'ARMATORE
La sicurezza dello yacht non è però l’unica preoccupazione. Molti armatori lavorano da bordo. Questo fa sì che le loro informazioni personali come indirizzi email, foto, video o persino i dettagli del conto bancario, siano vulnerabili a malware e phishing: un pericolo evidenziato lo scorso anno da un attacco mondiale ai computer con software Windows.
Poiché quasi tutti a bordo utilizzano una connessione internet, il rischio potrebbe arrivare da un insospettabile membro dell’equipaggio che scarica un virus autoinstallante capace di rubare le password, o persino di prendere il controllo degli smartphone e dei computer collegati alla rete. E tutto con un semplice click!
20/03/2018 13:18:00
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