La scrivania, la libreria e la poltrona. Gli arredi della stanza numero 112 di Palazzo Marina sono i testimoni di un protagonista eccellente della storia italiana: il Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel. Al “Padre della Vittoria sul mare” nel 1918 è intitolata la sala, aperta per la prima volta al pubblico durante il fine settimana di visite al “Palazzo delle ancore”, sabato 24 e domenica 25 marzo, in collaborazione con i volontari del Fai (Fondo ambiente Italiano).
Nelle vetrine della libreria sono esposti numerosi cimeli, fra i quali libri, registri e elementi dell’uniforme, come la lunga sciabola dall’elsa cesellata, donata dall’Accademia Navale di Livorno, e la preziosa spada in argento e platino realizzata su disegno di Arduino Berlem, regalata dalla città di Trieste all’allora ministro della Marina, in occasione della consegna, nel 1924, dell’ancora e della catena di nave Audace.
La sala è stata arredata secondo le fotografie dell’epoca, utilizzando mobili effettivamente in uso al Duca del mare (la libreria, il tavolino, la poltrona, il vaso) e altri dello stesso periodo. È stata inoltre scoperta la boiserie originale, decorata con il motivo della colonna rostrata e restaurata la libreria in cui sono inserite formelle in ferro battuto che riproducono le sagome di navi romane, genovesi e veneziane.
Una targa commemorativa è stata svelata durante la cerimonia di inaugurazione a cui hanno partecipato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio di squadra Valter Girardelli, e gli eredi del Grande Ammiraglio Thaon di Revel. Tra questi, in particolare, l’avocato Roberto Imperiali è colui che ha consegnato alla forza armata i cimeli custoditi nella sala. “Sono convinto - ha detto - mio nonno sarà più contento che i suoi oggetti vengano esposti in questo palazzo piuttosto che a casa mia.”
La data della cerimonia non è stata scelta a caso poiché quest’anno, proprio il 24 marzo, ricorrono i 70 anni dalla morte del Duca del mare.“Questa sala non rimarrà chiusa ma verrà usata per le riunioni e sarà visitabile dal pubblico”, ha affermato l’ammiraglio Girardelli. “In una delle sue audizioni – ha aggiunto -, Paolo Thaon di Revel ha definito la storia come un’arma che significa collegare il passato con il futuro. I rapidi cambiamenti globali, come il disgelo che aprirà il passaggio a Nord Ovest, la nuova via della seta messa in atto dalla Cina e il fatto che, nei prossimi 20 anni, quattro quinti della catena alimentare saranno originati dal mare, richiedono un potere marittimo basato sulla lettura che ci ha lasciato Thaon di Revel: il possesso e la presenza sul mare che ne assicuri l’uso legittimo”.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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