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Mondiale ORCi: vincono Enfant Terrible e Scugnizza

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Roberto Imbastaro

Delitto perfetto ad Helsinki. Non un omicidio casuale, ma il frutto di un’attenta pianificazione e di una lunga programmazione. Così due killer italiani, Enfant Terrible e Scugnizza, hanno colpito a circa 3.000 chilometri da casa, facendo strage di qualsiasi tipo di imbarcazione nordica, compresi i postali per l’Artico, e si sono impadroniti, nelle rispettive categorie, del titolo di Campione del Mondo ORCi. Questa è la quarta volta nella storia di questo mondiale che le medaglie d’oro vanno tutte all’Italia.

Partiamo dalla Classe A, dove Alberto Rossi e il suo Farr 40 Enfant Terrible (YC Ancona) hanno preso il comando alla seconda giornata della manifestazione e non hanno mai più guardato dietro la loro poppa. Per loro, già Campioni del Mondo lo scorso anno a Cres, in Croazia, una conferma e una nuova medaglia. Sono i primi Campioni del Mondo ORCi a ripetersi l’anno successivo.

"E' stata una serie di regate difficili, ma siamo molto soddisfatti - ha detto Alberto Rossi all’arrivo – perché la squadra ha navigato molto bene attraverso alcune condizioni difficili. Ma alla fine è stata la nostra continuità ad essere decisiva”.
Tommaso Chieffi, tattico di Enfant Terrible, pone l’accento anche sul mix tra le dimensioni della barca e la sua velocità all'interno di questa flotta: ”Eravamo in una bella nicchia, essendo tra le barche molto veloci e le barche più lente. In questo modo abbiamo potuto navigare tenendo d’occhio un po’ tutti. Questo è stato un bene per noi nelle regate d'altura, dove le barche più piccole erano per lo più favorite rispetto alle barche più grandi e veloci”. E infatti il team nelle gare offshore ha portata a casa un 2-1.

Dietro Enfant Terrible, le barche più grandi e veloci (ed anche un po’ arrabbiate) come i TP 52. Secondo posto per gli svedesi di Sailing Blixt Pro e quarto posto per i norvegesi di Wolfpack Trucknorteam. La medaglia di bronzo, invece, se l’è aggiudicata un altro piccoletto italiano, il GP 42 Airis di Cesare Bressan, anche lui proveniente dall’Adriatico, da quel Circolo Nautico Santa Margherita di Caorle, organizzatore di tante grandi regate d’altura (200 e 500).


Nella classe B il killer italiano è invece arrivato dal basso Tirreno, e più precisamente dal Circolo Canottieri Napoli. Contrariamente ad ogni regola noir qui l’assassinio è avvenuto alla fine del racconto. Per Scugnizza è stato un finale al cardiopalma. Non è stata solo una questione di tattica. Per vincere questo titolo all’ultimo respiro c’è voluto di più. C’è voluto anche il cuore. In un finale drammatico, deciso da pochissimi secondi in tempo compensato, l’equipaggio di Scugnizza, guidato da Vincenzo De Blasio,  ha bruciato gli olandesi di Lenco. In una brezza morente e sfuggente che è passata dai 6 agli 11 nodi, Scugnizza è rimasto impelagato tra le altre barche in partenza, ostacolato da altro equipaggio che si è messo di traverso davanti a loro. Tuttavia il team napoletano è rimasto concentrato ed ha iniziato un eccezionale recupero, leggendo bene il vento sul campo di regata e strambando prima degli altri.

Ma per vincere Scugnizza aveva anche bisogno di mettere qualche avversario tra lei e il leader del mondiale, Lenco, un Salona 37 condotto dall’olandese Erik Van Vuuren. Lenco, con il vantaggio iniziale, sembrava avviato sulla strada di una facile vittoria ma, forse con un po’ di presunzione, ha scelto di strambare e non coprire gli avversari. Così a dato modo allo svedese Mats Victorin sull’X332 Boxer di soffiargli il secondo posto con 26 secondi di vantaggio in compensato. A questo punto i due team, Scugnizza e Lenco, erano a pari punti e a parità di primi posti, 3 per ciascuno! A decidere sono stati i migliori piazzamenti e Scugnizza aveva due secondi posti contro l’unico degli olandesi. La medaglia di bronzo è andata allo svedese Patrik Forsgren, sul First 36.7 Arken Zoo.

Una vittoria attesa tutto l’anno che toglie l’amaro di Cherso. “Una vittoria meritata- ha dichiarato il tattico Daniele De Tullio - e soprattutto voluta. Bravi tutti che hanno dato sempre il cento per cento di quanto potevano dare. Oggi ho seguito l’istinto più che la tecnica, e ci ho creduto e loro con me”.

L'anno prossimo l’ORCi World Championship si svolgerà dal 21 al 29 Giugno ad Ancona e il
rappresentante dell’ORC, Don Genitempo, ha commentato così il campionato appena concluso:” E 'stato un campionato fantastico. Un test del tutto adeguata con condizioni miste e una grande flotta internazionale. Ci congratuliamo con i vincitori e ringrazio tutti i concorrenti, gli organizzatori e gli sponsor per questa grande settimana qui a Helsinki."


11/08/2012 17:50:00 © riproduzione riservata






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