Con condizioni di vento assolutamente perfette (18 nodi, onda formata e vento da 270 gradi) è scattato quest’oggi il primo Grand Prix della stagione Melges 32 con l’organizzazione del Circolo Velico Sferracavallo.
Tre le prove disputate nella prima regata dell’anno che si apre inizialmente nel segno del campione in carica Melges World League, il norvegese Pippa2 di Lasse Petterson (con il portoghese Alvaro Marinho alla tattica) che si aggiudica la prima prova ricominciando da dove aveva terminato nel 2023.
Il tedesco Wilma di Fritz Homann (come sempre coadiuvato da Nico Celon), dopo il terzo posto nella prima prova, inserisce il turbo e si aggiudica le successive due prove di giornata balzando cosi in vetta alla classifica generale. Un solo punto separa Wilma dal primo degli inseguitori Pippa 2 (1,3,2: pt. 6) seguito a sua volta da un altro team teutonico ossia Heat (2,2,4: pt. 8) di Max Augustin (il campione del mondo in carica nella categoria corinthian). Completano la top five provvisoria l’ungherese Farfallina di Arpad Shatz (4,4,3: pt. 11) e il team siciliano di Ra di Cesare Dell’Aria (6,5,5: pt. 16)
Fritz Homann, armatore e timoniere di Wilma – “Abbiamo iniziato questa regata con il piede giusto ma è solo il primo giorno e non c’è tempo o motivo per distrarsi. La flotta si conferma molto compatta e con valori tra i vari team assolutamente ravvicinati per cui basta un mimimo errore, così come è capitato a noi nella prima prova, per scivolare nelle retrovie. Per tutta la flotta Melges 32 quello di Sferracavallo è un campo di regata del tutto inedito e devo dire che non poteva presentarsi in veste migliore date le fantastiche condizioni offerte quest’oggi. Grazie sin d’ora al Circolo Velico Sferracavallo che ci ha riservato una accoglienza incredibile ed è un vero piacere condividere con realtà come questi Club la nostra comune passione per la vela”.
La classe Melges 32 ringrazia il Circolo Velico Sferracavallo, Ubi Maior Italia e Garmin Italia. ph. G. Tesei
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese