Sono stati poco meno di quaranta gli scafi protagonisti della frazione di apertura delle Melges World League che, per inaugurare la stagione 2021 di Melges 20 e Melges 14, hanno scelto la Marina di Scarlino e lo Yacht Club Isole di Toscana.
Otto le prove portate a termine dai Melges 20, al fronte di un regime meteo che ha spaziato dalle brezze leggere del primo giorno a quelle più capricciose della domenica, passando per il vento teso del sabato, quando i cosiddetti mosquitos sono tornati a planare senza soluzione di continuità.
Alla fine, a definire le gerarchie sono stati i già campioni europei di Russian Bogatyrs, riusciti nell’impresa di tenere testa a un arrembante Fremito d’Aria, titolare a sua volta di un successo continentale, e ai ragazzi di Siderval, tornati ad esprimersi ai livelli di due stagioni fa, quando da poco più che debuttanti diedero il loro bel da fare ad equipaggi sulla carta più esperti. Sorride quindi il team di Igor Rytov (Konstantin Besputin e Anton Sergeev con lui), mentre prepara le ‘armi’ in vista del main event della stagione, il Campionato Europeo, previsto a Puntaldia il prossimo settembre, e lo fa anche quello di Siderval che, guidato da Marco Giannini, sale sul podio overall e fa suo il successo tra i Corinthian, dove anticipa i tedeschi di Heat e B.Lex di Benedetta Iovane, vincitrice dell’ultima prova della serie.
In acqua, come detto, anche i Melges 14 che a loro volta hanno completato la serie, portando a termine sei regate su un campo indipendente da quello impegnato dai Melges 20, a riprova del notevole sforzo organizzativo posto in essere da Melges Europe e dai suoi partner operativi. A imporsi su una flotta comprendente diciannove iscritti è stato Luca Angelini che, al timone di ITA-516, ha atteso l’ultima prova per mettere in fila BRA-810 di Gustavo Vianna, segnalatosi come leader della prima ora, e Luca Antonini su ITA-808, finito a due soli punti dal secondo gradino del podio.
La squadra italiana chiude la rassegna iridata con tre medaglie e conquista per il terzo anno consecutivo il Nations Trophy, confermandosi ai vertici della vela giovanile internazionale
La vittoria thailandese ha avuto anche un significato storico: a bordo dell’SSL47 numero 6 c’era infatti Sua Maestà la Regina Suthida, in ruolo attivo come tattica e timoniera, alla guida del team di casa nelle acque di Pattaya
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