Si è conclusa quest’oggi sul campo di regata dello Yacht Club Adriaco di Trieste la ventiduesima edizione del Raduno Città di Trieste per yacht classici e barche d’epoca, evento che chiude il lungo triplice fine settimana di regate (iniziate con la Settimana Velica Internazionale 2019 ) organizzate dall’Adriaco.
Dopo la giornata di ieri in cui il Club ha rispettato in doveroso silenzio il lutto cittadino per i fatti di cronaca occorsi venerdì a Trieste, quest’oggi il Golfo ha offerto il meglio di sè con vento di bora con raffiche fino a 27 nodi che hanno esaltato le oltre 70 imbarcazioni iscritte al consueto appuntamento di inizio ottobre, obbligando per motivi di sicurezza le più piccole passere a rientrare a terra.
Nella categoria delle barche d’epoca (costruite prima del 1950) la vittoria nell’unica prova disputata in questa edizione, va a Coch Y Bonhu di Paolo Zangheri (Yacht Club Rimini) che si lascia alle spalle Pia di Bruno Antonac (Pirat Portorose) e Ciao Pais di Massimo Fonda (Società Triestina della Vela).
La classifica delle imbarcazioni classiche (quelle costruite in legno e metallo, progettate o costruite in forma di prototipo prima del 1975) vede al primo posto del gruppo A Namib di Pietro Bianchi dello Yacht Club Parma, mentre nel gruppo B la vittoria è per il portacolori del Club ospitante Nembo II di Nicolò De Manzini.
Nella speciale classifica dedicata alle imbarcazioni firmate da Carlo Sciarrelli, il successo nel gruppo A dopo un duello testa a testa fino all’ultimo metro va a Tiziana IV di Leontino Battistin (Yacht Club Adriaco) che precede Chica Boba II di Giovanni Gasparini (Compagnia della Vela Pesaro). Sono queste due barche le prime della flotta a tagliare la linea d’arrivo ai piedi del Faro della Vittoria.
Successo per lo Yacht Club Adriaco anche nel gruppo B grazie a Andromeda di Silvio Spagnul.
Andrea Micalli (Direttore Sportivo Yacht Club Adriaco) - “Siamo molto soddisfatti per la riuscita di questo lungo e intenso impegno organizzativo che ripaga il Club confermando la crescita costante delle competizioni per le diverse classi e categorie che si sono alternate sui nostri campi di regata in questi tre weekend di grande vela. Ringrazio a nome del Club tutti gli armatori e loro equipaggi che, con la loro presenza, hanno ripagato in pieno l’impegno organizzativo da parte dei soci dell’Adriaco, così come ringrazio tutti i partner che hanno scelto di affiancarci. Il nostro impegno non si esaurisce e prosegue già da domani con nuove idee e rinnovato entusiasmo per l’edizione 2020”.
L’impegno organizzativo dello Yacht Club Adriaco è reso possibile grazie al supporto di numerosi partners a cui va il ringraziamento del Club: Pacorini Group, Samer & Co.shipping, Eurospital, Parisi Casa di Spedizioni, Slam sono i partners istituzionali del Club a cui si aggiungono Garmin, Mate Olive Oil, Ubi Maior Italia, Autostar, Rigoni di Asiago, Bepi Tosolini, Acqua Dolomia, Cittavecchia Craft Brewery, Cantina Produttori Cormons, Vista +.
Lo Yacht Club Adriaco ha sottoscritto inoltre la Charta Smeralda e sostiene il messaggio e l’azione di One Ocean Foundation.
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
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