Non è che ci sia molto da pensare a bordo dei VO 65 in termini di tattica. Da qui alla punta estrema dell’India continueranno a procedere tutti insieme, più o meno in un fazzoletto di meno di 50 miglia.
Questi saliscendi oceanici per accontentare gli sponsor non giovano certo alla competizione. Il percorso di un giro del mondo è un altro e questa Whitbread Ocean Race geneticamente modificata a volte mostra i suoi limiti. Nella noia generale può anche capitare di distrarsi e prendere in pieno un gigantesco atollo, ma per lo spettacolo preferiremmo sempre i grandi marinai nei mari in tempesta.
Tutti hanno più o meno un vento tra i 7 e gli 8 nodi, anche se questa mattina c’erano differenze un po’ più marcate. Team Abu Dhabi segnalava degli sbalzi improvvisi di vento, che passava da 1 nodo fino a 12 nodi. Ma la sostanza non è cambiata e chi va più veloce è sempre il team cinese Dongfeng, che sente forse avvicinarsi l’aria di casa, con una media leggermente superiore ad Abu Dhabi e Brunel. Piccolo cambiamento in classifica nei posti di coda. Hanno rallentato i ragazzi di Alvimedica, che ora sono stati passati dagli spagnoli di Mapfre. Questi ultimi hanno lasciato l’ultimo posto della flotta alle ragazze del Team Sca, che ora hanno cambiato leggermente rotta mettendo la prua un po’ più ad est delle barche che le precedono.
Tutte le altre seguono più o meno la stessa traiettoria verso sud-est. La flotta si avvicina gradualmente alla costa e presto sarà sottovento al subcontinente indiano, ma prima dovrà risolvere il piccolo problema del passaggio tra le Maldive e le Laccadive.
Posizioni alle ore 11:00
1. Dongfeng
2. Brunel a 4,7 miglia
3. Abu Dhabi a 17,2 miglia
4. Mapfre a 38 miglia
5. ALVIMEDICA a 38,6 miglia
6. SCA a 42,2 miglia
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