venerdí, 31 ottobre 2025

VENDEE GLOBE

Vendée Globe: Maitre Coq, Matteo Miceli e il pollo sbagliato

vend 233 globe maitre coq matteo miceli il pollo sbagliato
Roberto Imbastaro

I polli non volano. E nemmeno i tacchini. Ma l’Imoca 60 di Jeremie Beyou invece si, grazie alle sue ali, ovvero ai foil. Sta per arrivare terzo a Les Sables d’Olonne in questo velocissimo Vendée Globe, con il suo Imoca 60 Maitre Coq, mega azienda che produce preparazioni alimentari con carni di polli e tacchini già precotte e pronte all’uso. “Maitre Coq vous simplifie la vie”, recita il sito dell’azienda. E a Jeremie l’ha semplificata davvero mettendogli a disposizione un Imoca 60 con i foil. Memore de “La Mora, la gallina caphornier di Matteo Miceli, so che lo skipper di Ostia salterà nel pozzetto pensando che la sua idea era giusta e che un pollo può cambiare il destino di un velista. Ma deve farsene una ragione: “Gallina viva non porta sponsor”. Cotta e fritta invece si. Lo sponsor ideale per Matteo sarebbe invece stato il prossimo in dirittura d’arrivo, ovvero Virbac, altra barca con i foil che, forse, si appresta ad arrivare quarta. Al timone l’immarcescibile Jean-Pierre Dick, ex figlio di papà (Pierre-Richard è stato il fondatore dei Laboratoires Virbac) ed attualmente presidente della società che lo sponsorizza e che si occupa del benessere animale, sia da compagnia sia da reddito. L’azienda ha un fatturato di 853 milioni di euro (dati 2015) e spenderne qualcuno per far felice il proprio presidente non è certo un reato. Certamente, rispetto ai primi tre in classifica, Jean-Pierre non sta facendo una figura splendida. Si sta contendendo il quarto posto all’ultimo respiro con  due vere bestie della vela, Jean Le Cam e Yann Elies. E loro non hanno i foil. Ma la cosa non sembra disturbarli. Yann è a poche miglia da Jean-Pierre e Jean attaccato a lui. Eccoli i vincitori del Vendée Globe, quello delle barche normali, forse quello vero. O forse è quello dei poveri... se si possono chiamare così, visti i budget comunque milionari. Due marinai che non mollano di fronte a nulla. Ve lo ricordate Jean Le Cam con la barca rovesciata a 200 miglia da Capo Horn? Salvato non dai soccorsi, ma da un commovente Vincent Riou arrivato per primo sulle sue coordinate. E Yann Elies, con il bacino fratturato tra l’Australia e l’Antartide, immobile in barca, senza antidolorifici, in attesa del salvataggio compiuto solo dopo qualche giorno dalla Marina australiana? Possono questi due aver paura di barche più potenti? Ma se tutto andrà come deve, le barche con i foil avranno conquistato le prime quattro posizioni. Rimane solo la barca di Andrea Mura… pardon, di Pieter Heerema, che ancora deve passare Capo Horn. Ma sei hai 65 anni, un patrimonio familiare di 550 milioni di euro, la possibilità di assumere Michel Desjoyeaux come istruttore e il sogno incoffessato di essere un navigatore solitario, puoi anche comprarti una barca con i foil e magari farcela. Piano, ma farcela. In quale altro sport può accadere una cosa del genere? E non mi dite che è un bene! Riepilogando la classifica: prima una banca, seconda una casa di moda, terzi polli e tacchini, quarti i prodotti veterinari. Poi i mega-sponsor spariscono. Quinta Queguiner – Leucemie Espoir di Yann Elies e sesta Finistere Mer Vent di Jean Le Cam . Vive la voile! E se volete vedere in diretta l'arrivo si Maitre Coq, basta andare sul sito dell'azienda francese. Ma se siete velisti e vegani ve lo sconsiglio caldamente.


22/01/2017 17:48:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Italia Yachts, intervista a Daniele De Tullio

“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"

Rolex Middle Sea Race: il 52’ italiano Django Deer secondo assoluto e primo IRC 2

L’italiana Django Deer di Giovanni Lombardi Stronati con Vasco Vascotto alla tattica ha confermato un anno straordinario, dopo il terzo posto all’Admiral’s Cup e la vittoria di classe al Maxi Yacht Rolex Cup

iQFOiL: doppietta azzurra all'Europeo di Arzachena

I giovani azzurri protagonisti della classe iQFOiL con Mattia Saoncella e Medea Falcioni, che hanno conquistato il titolo europeo al termine di una competizione intensa ed emozionante

Desenzano: IV Campionato Italiano delle Zone FIV

Undici squadre in rappresentanza di altrettante Zone FIV in regata sul Garda per l’edizione “zero” del nuovo format senza tutor over 25 a bordo di ciascuna imbarcazione. In testa la IV Zona Lazio

Caorle: Conclusa La Cinquanta, tutti i vincitori di classe

Vittoria di Ginevra nella XTutti, Hauraki X2. Il Trofeo Caorle 2025 assegnato a Demon-x (nella foto) e Super Atax

Caorle: partita "La Cinquanta"

La regata è la più corta offshore di casa CNSM su percorso costiero Caorle-Lignano- Grado e ritorno e chiude il Trofeo Caorle X2 XTutti, iniziato in aprile con La Ottanta e proseguito a maggio con La Duecento e La Cinquecento Trofeo Pellegrini

Transat Cafè L’Or: per Francesca Clapcich partenza con brio

Dopo 9 ore di corsa Francesca è quarta a 2.4 miglia di distanza dal leader Jeremie Beyou su Charal

ILCA: a Spalato l'Italia cala un tris europeo

Trionfo azzurro all’Europeo U21: podio tutto italiano per la squadra ILCA 6 femminile con Ginevra Caracciolo (oro), Maria Vittoria Arseni (argento) e Emma Mattivi (bronzo)

"Diva" di Andrea Battistella vince la RS21 Cup Yamamay 2025

Un sogno inseguito da cinque stagioni che diventa realtà. Andrea Battistella, 27 anni ingegnere gestionale di Legnano, timoniere del “Diva”, armato dal padre Ferdinando, è il vincitore dell’edizione 2025 della RS21 Cup Yamamay

Con la cerimonia di premiazione si chiude la Rolex Middle Sea Race

Line Honours al 100' Black Jack, vittoria assoluta per il 72' Balthasar. Le italiane Django Deer, Lunatika (nella foto) e Mon Ile vincono le rispettive classi, IRC 2, Double Handed e ORC 5

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci