Si è svolta la seconda tappa del circuito Zonale della classe 49er sul Lago di Como. Il circuito, fortemente voluto dalla classe nazionale, si svolge in 5 tappe: Lovere, Gravedona, Dongo, Domaso e Lecco. Obiettivo di questa serie di eventi è quello di aumentare il coinvolgimento dei nuovi equipaggi che si cimentano da poco sulla spettacolare deriva olimpica. AL buona partecipazione a questa tappa del circuito che vede il supporto dello sponsor tecnico OLTREVELA.COM, fa ben sperare per il proseguo
dell’attività zonale.
L’equipaggio della Canottieri Lecco composto da Stefano Severgnini e da Nicola Maggi si è aggiudicato la tappa. Le tre prove si sono svolte nella sola giornata di sabato, l’equipaggio lecchese ha ottenuto un secondo, un quarto e un primo posto che gli ha consentito di ottenere la testa della classifica davanti a Togni Fasoli dello Yacht Club Domaso e da Monzini Ciappesoni dello Skiffsailing di Dongo.
Le prime due prove sono state svolte con breva, il tipico vento da sud che durante le ore pomeridiane si manifesta su tutto il Lario: l’intensità non è stata però quella tipica (6-7 nodi contro i più classici 10-15) perché, come da previsione, correnti di aria da nord spingevano dalla vallate alpine. Difatti al termine della seconda prova (verso le 14:30) il vento ha effettauto una variazione di direzione di ben 180 gradi ed in pochi minuti è salito molto in intensità: le raffiche misurate dal Comitato di Regata hanno superato i 10 M/s, situazione quasi limite per la classe 49er.
L’ultima prova si è svolta in condizioni spettacolari, le imbarcazioni che sono riuscite a prendere parte alla regata hanno raggiunto velocità superiori ai 20 nodi, effettuando lunghissime planate tra le boe. Numerose scuffie e “nose dive” hanno messo a dura prova gli equipaggi che comunque si sono divertiti nell’affrontare queste condizioni limite in una regata ufficiale.
Il prossimo appuntamento per i 49er è fissato per il prossimo week end a Campione del Garda, storico circolo per gli Skiff italiani per la seconda tappa nazionale. Sono attesi più di 20 equipaggi provenienti da tutta Italia.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese