Al termine di una giornata caratterizzata da condizioni meteo particolarmente impegnative, Torpyone, di scena tra le boe del Mondiale Melges 32 di Porto Cervo assieme ad altre ventotto imbarcazioni, ha raccolto un decimo di manche che ha permesso agli uomini di Edoardo Lupi e Massimo Pessina di muovere importanti passi in classifica generale, lasciandosi alle spalle il ventunesimo posto occupato al termine della giornata inaugurale.
Davvero niente male, se si considera che il vento di Levante, presente sin dalle prime ore del mattino, ha raggiunto e superato i venticinque nodi e lo stato del mare è peggiorato piuttosto rapidamente, costringendo il Comitato di Regata a dichiarare chiusi i giochi al termine della prima manche.
Una situazione che, confermando Team 93 della coppia Recchi-Mackee al comando della graduatoria, ha messo a dura prova scafi ed equipaggi, ed è stata gestita con grande professionalità dal team del tattico Diego Negri, a proprio agio tra i frangenti della Costa Smeralda al punto da riprendere in mano le redini di una regata che, già al primo giro di boa, sembrava aver preso una piega non proprio incoraggiante.
I Lupi di Mare, invece, hanno interpretato al meglio il resto della prova, muovendosi lungo la linea invisibile che separa approccio conservativo e rischio ragionato. Grazie a questa strategia, supportata dall'ottima capacità di manovra dell'equipaggio anche al cospetto di condizioni difficili come quelle odierne, Torpyone ha recuperato una quindicina di posizioni, conquistando un posto nella top ten di giornata.
Edoardo Lupi, armatore e timoniere di Torpyone: "Siamo soddisfatti di come sono andate le cose nel corso della regata odierna. Le condizioni meteo erano davvero impegnative e quasi tutti hanno faticato a condurre le barche, specie durante le impoppate. Noi ce la siamo cavata bene grazie a manovre pulite e scelte tattiche azzeccate. E' un risultato che fa bene al morale e alla classifica e ci da nuova grinta per affrontare il resto della manifestazione".
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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