Il team di B-Lin ha salutato il Golfo di Napoli con il sorriso. Al termine delle sette prove delle Audi Melges 32 Sailing Series., le prime della nuova stagione, è giunto un terzo posto in classifica che “vale oro”. Merito di un affiatamento di squadra straordinario.
E se Mascalzone Latino è arrivato primo nelle “acque di casa” staccando di dieci punti B-Lin, il distacco del team di Luca Lalli dai secondi classificati, i forti americani di Samba Pa Ti, è stato solo di un punto e mezzo. “Abbiamo pagato la penalità di ieri – commenta l’armatore carrarino – altrimenti i secondi saremmo stati noi, ma lo dico senza alcun rammarico, va bene così”
Il mare oggi ha regalato condizioni che il campione del mondo definisce “divertenti”; vento a 20 nodi fissi con punte sui 22 e raffiche sino a 28 – 29 nodi. Il risultato è stato di due sesti posti e due terzi.
“E adesso avanti tutta verso Scarlino”, prosegue Lalli non riuscendo a trattenere la soddisfazione. Sarà infatti nella località toscana che alla fine di aprile è in programma la seconda tappa delle “series”. “Non voglio ripetermi, però se adesso mi chiedete un bilancio di questi due giorni non posso etichettarlo come super-positivo. Credevamo di essere più indietro, così non è. E sicuramente siamo velocissimi”.
Sulla stessa linea il commento del tattico, Lorenzo "Rufo" Bressani : “Dopo sei mesi di sosta il risultato ci soddisfa pienamente. Quest’anno la flotta è di altissimo livello, e noi siamo lì pur essendoci allenati ben poco. In tutto questo c’è da considerare che più o meno saranno queste le barche che ritroveremo ai mondiali. Sarà un bella sfida”.
Adesso il momento di rientrare, per il timoniere le prossime settimane saranno dedicate al completamento del recupero fisico: “Risento ancora dell’intervento al crociato – conferma Lalli – sto bene ma non in condizioni perfette. Per quanto concerne la barca, invece, i dettagli da limare prima di Scarlino sono pochi, qualche ‘aggiustamento’ sulle vele e poco più…poi il ritorno in acqua ”.
“Voglio aggiungere solo un’ultima cosa – chiosa Lalli – se c’è stato questo risultato è perché ho ritrovato Rufo Bressani e Flavio Favini. Il cuore del team campione del mondo s’è ricomposto, da loro ho imparato tantissimo e continuo a imparare. I nostri meccanismi ormai sono rodati abbiamo un’intesa perfetta, ci capiamo al volo senza bisogno di troppe parole. E questa è la nostra forza”
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