Alla Direzione di corsa della Transat AG2R hanno cominciato ad avere dei dubbi ieri sera verso le 23, quando si sono accorti che la velocità di Gedimat era calata e che poi la barca si era completamente fermata. Poco dopo la mezzanotte (ora italiana) la spiegazione è arrivata dalle parole dello skipper di Gedimat, Thierry Chabagny : "La barca ha disalberato”.
A bordo nessuno si è fatto male e questa è già una bella notizia, pur nello scoramento generale. Thierry Chabagny e Erwan Tabarly hanno anche recuperato un pezzo dell’albero e l’hanno issato a bordo. Le condizione meteo non erano nemmeno così pesanti: un po’ di mare mosso con 15/18 nodi da ovest. Peccato, perché erano i favoriti in questa corsa e lo stavano dimostrando. Sul posto si è recata la barca media “Etoile”, che segue la Transat, per dare supporto ai due.
Vista la posizione, i due hanno acceso il motore puntando verso Madeira, che è il porto più vicino. Hanno fretta di arrivare e riparare la barca per permetterle di partecipare alla prossima Solitaire du Figaro, appuntamento imperdibile per questa classe.
“L’albero si è rotto a circa 4 metri di altezza – ha detto Thierry Chabagny - e la cosa è stata superveloce, nemmeno un paio di secondi. Siamo riusciti a salvare la randa, il genoa e un po' di boma. E un pezzo d’albero che non era andato fuori bordo e minacciava di danneggiare lo scafo. Avevamo 15-18 nodi da ovest con un mare un po’ mosso, e c’era il sole. Avevamo incominciato a tirare e viaggiavamo con lo spi su dalle 4 del mattino. Stavamo andando incontro al bel tempo. Non sappiamo perché abbiamo disalberato. Ci è successa la stessa cosa che è accaduta a Gildas Morvan (Cercle Vert ndr). Si tratta di un difetto di fabbricazione , perché sta accadendo anche sulle nuove installazioni. Abbiamo messo in sicurezza la barca e poi chiamato direttore di gara. Sapevo che la Etoile non era lontana ed infatti è arrivata quasi subito e ci ha dato il carburante per poter arrivare a Madeira. Dobbiamo portare la barca al più presto in Europa, in Bretagna, e trovare una soluzione per recuperare un albero. La via più breve è passare per Madeira e possibilmente rifare il carburante lì".
Questa la classifica attuale dopo l’abbandono di Gedimat
1 Made in Midi Gwenael Gbick - Kito De Pavant a 1900,44 miglia dall’arrivo
2 Interface Concept Jean Le Cam - Gildas Mahé a 3,17 miglia
3 Bretagne - Crédit Mutuel Performance Corentin Horeau - Michel Desjoyeaux a 24,88 miglia
4 Skipper Macif Fabien Delahaye - Yoann Richomme a 124,72 miglia
5 Safran - Guy Cotten Gwenolé Gahinet - Paul Meilhat a 132,99 miglia
Al C32 di Alessandro Comuzzi la 20^ Punta Faro Cup e il Memorial Barison. Flamenco si aggiudica la Juris Cup e My Life vince la classifica speciale Rotary Club
Disputato per la prima volta in Svezia nel 2022 e seguito dalle edizioni in Spagna (2023) e Norvegia (2024), il Campionato del Mondo ORC DH giunge per la prima volta in Italia e in Adriatico, nel punto più a nord del Mediterraneo
Le previsioni di vento leggero si sono purtroppo trasformate in bonaccia nel primo giorno della Maxi Yacht Rolex Cup e per domani la situazione non cambierà; partenza anticipata alle ore 11 per sfruttare la previsione di brezza mattutina
Vincitori di giornata, nelle rispettive classi sono: V, Django 7X, Oscar 3, H2O, Moat
Dopo cinque adrenaliche regate, con vento teso da nord e mare con onda, la vittoria finale va Luna e Giovanni Di Biagio della Liberi nel Vento davanti a Giulio e Corrado Guerrini del circolo Marinando 2.0 di Ravenna. Terze Alessandra Coppola e Cerri Sofia
Vincitori di giornata nelle rispettive classi sono stati V, Ganesha, H2O, Moat. Le prove a bastone per la classe Maxi Grand Prix non si sono potute svolgere per il vento molto intenso
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Cinquantasette team in rappresentanza di dieci Nazioni si sono sfidati nell’alto Adriatico questa settimana per il Campionato Mondiale ORC Double-Handed 2025, ospitato dallo Yacht Club Monfalcone in collaborazione con l'Offshore Racing Congress (ORC)