domenica, 7 settembre 2025


ARGOMENTI
IN EVIDENZA

the ocean race europe    centomiglia    vela paralimpica    regate    fiv    vele d'epoca    52 super series    convegni    open skiff    veleggiata    wing foil   

CANTIERISTICA

Studio Monte Paschi: il mercato degli Yacht riprenderà dal 2010

studio monte paschi il mercato degli yacht riprender 224 dal 2010
red

La ricerca condotta dall'Area Research&Intelligence di BMps stima una contrazione del mercato nazionale degli yacht di circa il 30% nel 2009 e prevede un tasso di crescita medio del 5% per il triennio 2010-2012.

La ripresa dipenderà tuttavia anche dalla capacità dell'industria nautica italiana di cogliere le tendenze dei nuovi mercati emergenti, di indirizzare in maniera opportuna i flussi di ricchezza domestica e di migliorare gli aspetti di criticità che ancora permangono a livello infrastrutturale e competitivo. 


Ecco nel dettaglio i principali punti della ricerca di BMps:


  • La cantieristica mondiale ha risentito di un calo della domanda di nuove costruzioni a partire da settembre 2008. Nel maggio 2009 il totale ordini registrava una flessione del -79% su a.p. . Il calo è stato drastico sia negli ordinativi delle navi da trasporto (-92%) sia in quelli delle navi passeggeri (-96%).
  • Corea, Giappone e Cina sono i maggiori costruttori mondiali in termini assoluti, mentre l'Europa risulta essere leader nel comparto delle navi passeggeri, dove l'Italia risulta essere il primo costruttore con il 45% sul portafoglio mondiale.
  • Con specifico riferimento alla nautica da diporto italiana, essa comprende quattro settori: cantieristica, riparazioni e rimessaggio, accessori, e motori. La cantieristica ne rappresenta circa il 67% del fatturato industriale.
  • La produzione italiana si distingue a livello mondiale per la costruzione di yacht e mega yacht: il tasso medio di crescita annuale dei Mega Yacht sul portafoglio di ordini è stato del 14% nel periodo 2003-2008.
  • L'Italia, (leader indiscusso nella produzione di imbarcazioni di lusso), rappresenta insieme a USA e Paesi Bassi il 65% del mercato mondiale, seguiti da Regno Unito e Germania.
  • Turchia, Cina e Taiwan stanno registrando negli ultimi anni crescite importanti nel comparto, favoriti anche da una presenza sempre più crescente di multimilionari.
  • La recessione a livello mondiale non ha risparmiato il comparto delle imbarcazioni di lusso. Numerosi gli ordini cancellati nel corso dell'anno. L'Area Research del MPS stima l'orderbook mondiale dei mega yacht in flessione del 30% attestandosi ai livelli raggiunti tra il 2004 e il 2005.
  • q Il mercato dei mega yacht, è atteso in ripresa a partire dal 2010 con un tasso medio di crescita del 5% nel triennio 2010-2012.
  • Tra i fattori di criticità e potenzialità del mercato nautico italiano vengono individuate tre principali tematiche:

 1) nascita di nuovi potenziali clienti a livello globale,

 2) attuale livello delle infrastrutture

 3) sviluppo dello strumento del leasing nautico per l'acquisto di imbarcazioni,


  • Per quanto riguarda il primo aspetto, vi sono alcune aree, oltre a quelle tradizionalmente ritenute ricche (Nord America, Europa, Giappone), che stanno sviluppando crescenti investimenti verso i beni di lusso (a cui gli yacht appartengono). Tra queste, i mercati BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) si segnalano come le zone di maggior sviluppo per tassi di crescita di Pil procapite e per numero assoluto di nuovi ricchi. L'analisi condotta dimostra che la produzione domestica di yacht sta ancora solo marginalmente considerando questi fenomeni: la propensione all'export dell'industria da diporto italiana è circa del 50% e i flussi commerciali sono prevalentemente concentrati sui paesi di maggior sviluppo, area America e UE.
  • La nautica da diporto italiana è penalizzata inoltre da una dotazione infrastrutturale insufficiente (soprattutto per le imbarcazioni di maggior dimensioni) rispetto al suo parco nautico. La distribuzione dei posti barca risulta essere non omogenea a livello nazionale: soltanto in Liguria è presente circa il 20% del totale degli ormeggi totali. La scarsa dotazione di infrastrutture diportistiche è un problema comune a molti paesi e influenza negativamente lo sviluppo e l'atteggiamento degli utenti verso la nautica e il diportismo.
  • Come ultimo punto, un' applicazione meno penalizzante della normativa in vigore sul leasing nautico recentemente introdotta potrebbe favorire la domanda di imbarcazioni di grandi dimensioni da parte dei diportisti italiani nei prossimi anni.
  • Nella analisi vengono infine individuati alcuni aspetti minori che tuttavia possono aver influito in passato o continuare ad influire sullo sviluppo della nautica da diporto:

1. l'apprezzamento dell'Euro nei confronti del Dollaro ha fortemente penalizzato l'industria nautica da diporto Italiana, che ha negli USA il suo maggior mercato straniero;

2. il costo del lavoro unitario è aumentato in Italia del 30% dal 2000, differenziandosi in maniera rilevante dagli principali competitors (Francia, Usa, Corea e Giappone). Il tasso di cambio reale effettivo, ad esempio, nel confronto con la sola Francia, ha subito un apprezzamento del 20% rispetto all'8% francese negli ultimi 10 anni;

3. lo scudo fiscale da poco varato potrebbe comportare un impatto positivo dell'8% sul valore della intera produzione dell'industria nautica da diporto (cantieristica, motori, accessori e rimessaggio) per il mercato domestico.


30/09/2009 12:55:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

The Ocean Race Europe: partita la 4a tappa verso Genova

Biotherm sembra avere un leggero vantaggio iniziale verso il scoring gate di Monaco

A Viareggio la 39° Regatalonga per non dimenticare

Domenica 14 settembre Club Nautico Versilia e Lega Navale Italiana sez. di Viareggio insieme per ricordare le vittime della strage del 29 giugno 2009. Il ricavato della Veleggiata sarà devoluto all'Associazione “Il mondo che vorrei”

Vittoria di Alessandro Josè Tomasi alla RRD One Hour WingFoil di Torbole

La vittoria è andata, come da pronostico, al campionissimo locale Alessandro José Tomasi (Fraglia Vela Riva), che ha letteralmente dominato la gara completando 20 lati in 1h 06’45”

Primo giorno di regate ai Campionati Italiani Giovanili in Singolo

Sole e vento! Regate al mattino col Peler medio forte per iQFOiL e Waszp. Nel pomeriggio l’Ora medio leggera per ILCA, Optimist e Techno 293. Le prime classifiche

The Ocean Race Europe: una 3a tappa "bollente"

La terza tappa dell'Ocean Race Europe da Cartagena a Nizza raccontata da Francesca Clapcich (Team Malizia)

52 Super Series: Range Rover Main Sponsor a Porto Cervo

Range Rover, già al fianco dello YCCS come partner istituzionale, a conferma dell'affinità del brand con il mondo della nautica, sarà presente anche come Main Sponsor di questa regata

Classe OpenSkiff: Mondiale in Giappone e nazionale di Sulzano

Ad ottobre il grand finale con l’ultima nazionale di Rimini e la Coppa dei Campioni con la top ten delle due categorie u13 e U17 impegnata a Cagliari. E ancora: Europeo e mondiale a squadre

The Ocean Race Europe: Beccaria profeta in Patria

Ambrogio Beccaria: "Vorrei sempre arrivare primo ma vincere questa tappa era il mio sogno alla partenza di questa competizione"

The Yacht Racing Forum, per comprendere il futuro della vela

Tra i nomi presenti Sir Russell Coutts, Rosalin Kuiper, David Graham, Holly Cova, Jeremy Pochman, Antoine Mermod, Richard Brisius, Joe Lynch, Knut Frostad, Richard Moore, Victoria Low, Bruno Dubois

The Ocean Race Europe: Ambrogio finalmente "Alla Grande"

Alla Grande Mapei guida la flotta verso Genova e sicuramente se la giocherà fino all'ultimo con Paprec, Team Holcim-PRB e Biotherm, tutti racchiusi nello spazio di tre miglia alle 16:30 di oggi

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci