In riferimento ad alcune dichiarazioni apparse oggi e riguardanti la gestione delle macerie del terremoto che ha colpito l'Abruzzo, è utile ribadire ancora una volta la piena disponibilità del Dipartimento della Protezione Civile a supporto delle competenti amministrazioni locali, cui spetta l'individuazione e l'allestimento delle aree da destinare a deposito temporaneo o allo smaltimento delle macerie nonché la gestione dei siti stessi, così come è stata garantita in questi dieci mesi per tutte le attività emergenziali.
Già a partire da pochi giorni dopo il terremoto del 6 aprile scorso, infatti, il Dipartimento della Protezione Civile ha coordinato con le amministrazioni competenti l'analisi speditiva e l'individuazione delle aree ritenute idonee nel territorio aquilano, tra le quali anche la cava ex Teges, prescelta con il Comune dell'Aquila quale unico deposito temporaneo ad oggi in esercizio. La realizzazione di tale sito, è utile ricordarlo, la cui realizzazione è stata curata, sulla base dell'Ordinanza di protezione civile n° 3797 e stante la formale comunicazione del Comune dell'Aquila di attivazione del potere sostitutivo, dal Commissario delegato mediante progettazione in house e affidamento dei lavori, anche avvalendosi del concorso dell'Esercito Italiano e dei Vigili del Fuoco. Il Dipartimento della Protezione Civile ha inoltre avuto cura di suggerire metodi e redigere procedure per la gestione di tali rifiuti ad uso dei Comuni, e ciò in stretto raccordo con la Regione e gli enti locali ordinariamente competenti coinvolgendo, anche in questo caso le forze di polizia preposte alla materia ambientale.
È utile altresì ricordare che, alla data del 31 gennaio 2010 quando è avvenuto il passaggio di consegne al Commissario delegato per la ricostruzione, nessuna ulteriore richiesta analoga a quella avanzata dal Comune dell'Aquila per l'attivazione del sito ex Teges è pervenuta da parte delle amministrazioni locali al Commissario delegato allora in carica.
La Protezione Civile nazionale accoglie, infine, con soddisfazione la notizia della prossima attivazione da parte della Regione Abruzzo del sito di deposito temporaneo presso il nucleo industriale di Bazzano, per il quale nei mesi scorsi aveva promosso le necessarie indagini preliminari ambientali e geognostiche.
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