Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, ha inaugurato la prima edizione del Premio Forcola d'Oro, il riconoscimento voluto da Expo Venice spa e Fondazione Valore Italia per promuovere ed esaltare lo stile italiano e l'eccellenza del Made in Italy nel settore nautico. Icona del premio è la fórcola. Lo scalmo sul quale si fa perno con il remo per vogare sulle imbarcazioni della laguna è, infatti, anche l'espressione di un design estremamente funzionale. Le proporzioni, la complessità e la bellezza dei volumi derivano da ragioni strettamente funzionali, che lo rendono un oggetto dalla plasticità particolarmente ricercata, tanto da essere presente in musei di tutto il mondo ed in collezioni private.
La cerimonia di premiazione si è svolta alla presenza di Piergiacomo Ferrari, Presidente Expo Venice, Mario Fumagalli, Comandante in capo dipartimento Militare Marittimo dell'Adriatico e Comandante Istituti Militari Marittima, Massimo Arlechino, Presidente Fondazione Valore Italia, Gianfranco Caprioli, Consigliere del Ministro dello Sviluppo Economico per l'internazionalizzazione, Emilio Taietta, Ammiraglio Responsabile Comunicazione Lega Navale Italiana.
Passato e futuro, tra rievocazioni storiche e design. Il Ministro Brunetta ha visitato gli stand che proponevano le diverse rievocazioni delle innovazioni della marineria del ‘500. Con spirito goliardico ha acceso la miccia e sparato il suo primo colpo di cannone - Dragone, riproduzione di un sagro del 1400-1550 - e tutto soddisfatto ha detto "Oggi l'ho sparata proprio grossa!". Il Ministro Brunetta ha poi esaltato la bellezza e l'importanza dell'Arsenale come luogo del passato, ma soprattutto del futuro. "Questa manifestazione è il segno del futuro - ha osservato il Ministro - il destino di Venezia non è quello di essere schiacciata tra un polo chimico anacronistico e un turismo banalizzante. Venezia può liberarsi da questa morsa negativa dell'Ottocento e del Novecento e pensare a un nuovo futuro: una Venezia del design, di altissimo artigianato, di produzione. Venezia deve ritornare alla sua antica vocazione, non più un palcoscenico di turismo mordi e fuggi, da serenate, banalizzante, ma una città complessa e viva".
"Il premio design nautico si inserisce nel progetto di Expo Venice di promuovere dei premi di design verticale relativi a diverse categorie" ha detto Piergiacomo Ferrari, Presidente Expo Venice. "E' un riconoscimento nato per valorizzare quei prodotti che in ambito nautico si siano particolarmente per le innovazioni tecnologiche, il design, la progettazione, l'uso innovativo dei materiali, la sicurezza e il rispetto ambientale. E' nostra intenzione far diventare il premio si propone di diventare da subito un appuntamento annuale. A settembre, in occasione del Salone del Volo sarà assegnato il premio Design del Volo, volto a valorizzare quei prodotti che si siano particolarmente distinti nel settore aeronautico."
La giuria:
E' presieduta dal Prof. Massimo Arlechino, Presidente di Fondazione Valore Italia e composta dall'architetto Stefano Salvi, rappresentante ADI Centro; il Dott. Andrea Brambilla, giornalista di settore; l'Amm. Mario Fumagalli, Ammiraglio Comandante della Darsena di Venezia, l'architetto Massimo Paperini, esperto designer del settore.
I premiati:
Settore vela, natanti inferiori ai 12 metri: "Truc12" del cantiere Crusyacht;
Settore vela, natanti dai 12 ai 24 metri: "B 42" del cantiere Adria Sail;
Settore vela, natanti oltre i 24 metri: "Wally 143" del cantiere Wally;
Settore motore, natanti inferiori ai 12 metri: "S 23" del cantiere Sciallino;
Settore motore, natanti dai 12 ai 24 metri: "Spider" dei Cantieri di Sarnico;
Settore motore, natanti oltre i 24 metri: "One Hundred" del Cantieri di Baia;
Settore gommoni: "Pzero 1400" del cantiere Tecnorib;
Settore abbigliamento: "Area 51" dell'azienda Slam;
Settore accessori: "Eco Line" dell'azienda Velerie San Giorgio;
Settore accessori, menzione speciale "Sistema di ormeggio Porto, Ghost e Corner" dell'azienda Besenzoni.
Le motivazioni:
- Settore vela, meno di 12 metri
MODELLO TRUC 12 del CANTIERE CRUSYACHT
Raffinata deriva entry level in cui sono sapientemente miscelati stilemi tipici della tradizionale costruzione in legno con segni ed elementi di design contemporaneo. L'imbarcazione rappresenta una sintesi tra elevata qualità nell'uso di materiali, tecnologie avanzate e funzionalità grazie alla massima trasportabilità degli elementi che la compongono, senza dimenticare il gusto estetico e l'eleganza.
- Settore vela, da 12 a 24 metri
MODELLO B 42 del CANTIERE ADRIA SAIL
Elegante imbarcazione day cruiser nella quale si riconosce una grande coerenza stilistica tra interno ed esterno. Tecnologia ed easy sailing si uniscono in un'imbarcazione dalle linee essenziali. Sulla coperta, completamente sgombera, si susseguono una bassa sovrastruttura, le aree di soggiorno, di manovra e prendisole. L'interno, in sintonia con l'esterno, è costituito da un unico ambiente con divani, armadi appesi alle strutture e tagli di luce che corrono da prua a poppa lungo la giunzione tra scafo e coperta, dando la sensazione di ampiezza e continuità dello spazio.
- Settore Vela, oltre 24 metri
MODELLO WALLY del CANTIERE WALLY
Grande innovazione tipologica in questo maxi sailer pensato come una grande deriva, in cui il deck completamente sgombro è riparato da un "bulwork" (impavesata) reinterpretato in chiave moderna: al suo interno infatti sono contenuti tutti i componenti tecnologici che gestiscono in modo "easy" tutte le manovre delle vele. Anche l'interno presenta un grande openspace, con innovative soluzioni di polifunzionalità che permettono di fruire dello spazio e degli ambienti in modo diverso nel corso della navigazione e nei vari momenti della giornata. Un esercizio di stile, innovazione e ricerca raramente riscontrabile in imbarcazioni di questa dimensione.
- Settore motore, meno di 12 metri
MODELLO S 23 del CANTIERE SCIALLINO
Reinterpretazione del classico gozzo ligure in chiave di marinità intesa come "lusso dell'essenziale".Da una tipologia di imbarcazione da lavoro, Sciallino rielabora una barca esclusiva e lussuosa. Raffinati dettagli, tipici di imbarcazioni di misura superiore, si integrano sobriamente nel disegno complessivo della barca, esaltandone le doti di convivialità, comfort ed estetica.
- Settore motore, da 12 a 24 metri
MODELLO SPIDER del Cantieri di Sarnico
Interpretazione contemporanea di una tipologia classica ed ormai consolidata della cantieristica italiana, questo spider è un equilibrato compendio di caratteristiche tecnologiche e stilistiche. Esempio significativo delle competenze di diverse realtà della progettazione nautica italiana, che si cimentano in un tema consolidato, come quello dell'open di media grandezza, con particolare sobrietà ed equilibrio.
- Settore motore, oltre 24 metri
MODELLO ONE HUNDRED del Cantieri di Baia s.p.a.
La scelta di questa imbarcazione ha voluto premiare la volontà di innovare la morfologia degli spazi della coperta, mai interpretati in questo modo sino ad ora. In particolare colpisce la continuità tra spazio esterno ed interno, esaltata in modo decisamente innovativo. L'accesso al salone principale è completamente apribile e scompare all'interno della struttura; la sovrastruttura è completamente vetrata; la posizione rialzata della timoneria ha permesso per la prima volta di creare continuità fra gli spazi interni ed esterni da prua a poppa.
- Settore gommoni
MODELLO PZERO del CANTIERE Tecnorib s.r.l.
Design puro ed elegante caratterizzato da una sinuosa consolle, in cui convivono cucina, bagno, timoneria coperta ed albero dei segnali, che lo rendono immediatamente riconoscibile.
Rispettando appieno lo spirito del gommone questo open puro, la cui superficie è basata su un'armonica distribuzione degli spazi esterni, evidenzia una ricerca della simmetria esaltata da una attenta cura dei dettagli.
Settore abbigliamento
MODELLO Area 51 dell'AZIENDA SLAM
E' la nuova divisa della Nazionale di Vela Italiana, prodotta dalla Slam e sviluppata in collaborazione con il Politecnico di Torino e l'Università di Milano, realizzando una vera "body map" del velista al fine di individuare le zone corporee dell'atleta di maggiore criticità.
Si tratta di un prodotto "high performance" realizzato con una adeguata aderenza al corpo, che individua alcune parti di esso garantendone la massima libertà di movimento. Una maglia composta da più materiali con caratteristiche di volta in volta diverse dal punto di vista tecnologico e prestazionale (materiali proteggenti dai raggi UV, anallergici, traspiranti, antiabrasivi e termoregolanti, ma soprattutto non inquinanti e completamente riciclabili), assemblati con finissaggi innovativi che utilizzano le nanotecnologie. Una maglia caratterizzata da un design che valorizza e protegge il gesto atletico del velista. La Giuria ha ritenuto particolarmente meritevole di premio, oltre al prodotto in sé, il metodo adottato per affrontare il progetto: approfondita analisi delle specifiche attività del velista; attenta ricerca sui materiali, sulle tecnologie produttive e sulle caratteristiche prestazionali del prodotto; design che ne identifica le caratteristiche con l'uso di segni e colori essenziali.
Settore accessori
MODELLO Eco Line (con luce Marlindo) di AZIENDA VELERIA SAN GIORGIO
Il sistema di raccolta di rifiuti in mare Eco Line realizzato dalla Veleria San Giorgio è un efficace strumento per invitare i gitanti del mare su piccole barche o gommoni non dotati di accessori portarifiuti a non abbandonare i resti di un picnic lungo le coste o nello specchio d'acqua antistante.
E' un incentivo alla salvaguardia dell'igiene e della sostenibilità ambientale ed un invito al comportamento virtuoso del conferimento del rifiuto in luogo adeguato non come gesto di abbandono, ma quale ritualità per un doveroso riciclo dei prodotti naturali. La luce notturna di segnalazione della boa-cassonetto, autoalimentata con pannelli fotovoltaici, ne segnala la presenza ad un miglio di distanza.
Menzione speciale, accessori
MODELLO sistema di ormeggio Porto, Ghost e Corner di AZIENDA BESENZONI
Il sistema di ormeggio Ghost, Corner e Porto prodotto da Besenzoni rappresenta un'interessante innovazione tipologica che, con attenta ricerca su materiali ed un design molto interessante, tende - nella sua applicazione più completa (e complessa) - ad eliminare parabordi e cime di ormeggio. Meritevole di segnalazione l'intero sistema, ed in particolare il complemento Porto per la sua immediata possibilità di essere adottato in quei porticcioli marini (soprattutto adriatici) e lacustri ove le barche ormeggiano connesse a pali infissi nel fondale.
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