Manca poco alla 42esima edizione della Middle Sea Race, classica regata di 606 miglia nautiche che parte dalla capitale maltese La Valletta, patrimonio mondiale dell'UNESCO, accompagnata dall’imperioso tuono dei cannoni della Saluting Battery nel fantastico anfiteatro naturale del Grand Harbour.
Paul Cayard spiega il fascino e il carattere di una regata che quest'anno inizia sabato 23 ottobre: "I velisti sono naturalmente attratti dalla sfida delle regate d'altura, che sono una grande livella che richiede dedizione e determinazione, sia che si tratti di professionisti che di amatori. Ogni regata è una prova delle proprie risorse in una gara contro il mare, il vento, le maree e le correnti, la fatica e una concorrenza spesso formidabile. L'ambiente è altrettanto allettante. La geografia della Rolex Middle Sea Race è tra le più belle che si possano immaginare. La regata è un brutale esame di abilità, ma le ricompense che regala sono estremamente gratificanti."
Con numerosi enigmi posti dai suoi numerosi angoli, il campo di regata è tanto impegnativo quanto panoramico, con i vulcani attivi dell'Etna e dello Stromboli, oltre a regolari avvistamenti di vita marina, isole remote e formazioni rocciose. Per i navigatori e i tattici, tuttavia, c'è poco tempo per godersi queste delizie. La geografia del percorso porta a frequenti cambi di direzione e, di conseguenza, a condizioni variabili. La maggior parte delle edizioni espone gli equipaggi a un mix di mare grosso e venti impetuosi nei segmenti in mare aperto, e a brezze più volubili più vicine alla terraferma. Partecipare a questa circumnavigazione della Sicilia in senso antiorario richiede una concentrazione incrollabile, un senso di competizione e un intuito acuto per rispondere a una prova incessante e adattarsi alle condizioni prevalenti.
Dopo la partenza, gli yacht si dirigono a nord lungo la costa orientale della Sicilia fino allo stretto di Messina. Una volta attraversato questo importante snodo tattico, la tappa verso Stromboli, il punto di riferimento iconico della regata. L'arrivo a questa suggestiva isola vulcanica è un momento significativo per tutti gli equipaggi, sia di giorno che di notte. La regata si dirige poi a ovest lungo la costa settentrionale della Sicilia verso le aspre isole Egadi. Segue una lunga discesa a sud verso le isole più grandi di Pantelleria e Lampedusa, prima del tratto di ritorno verso il traguardo a Malta.
Le dimensioni della flotta di quest'anno confermano il fascino duraturo della regata - dovuto in parte al suo status unico nelle regate d'altura di partire e finire nello stesso posto - e la capacità di attrarre una serie di yacht e nazionalità. Circa 120 yacht da oltre 20 paesi sono attesi sulla linea di partenza.
Il vincitore assoluto delle ultime due edizioni, Elusive 2, cercherà di eguagliare il record di tre vittorie consecutive di Nita IV, ottenuto dal 1978 al 1980. Il record di velocità che resiste da 14 anni di 47 ore, 55 minuti e tre secondi (Rambler) è seriamente minacciato se le condizioni coopereranno, con tre trimarani di 70 piedi (21,5 metri) iscritti, tra cui il vincitore della Line Honours del 2020 Giovanni Soldini con Maserati Multi 70, così come grandi e potenti maxi come Skorpios, Comanche e l'incontenibile Rambler, cinque volte vincitore della Line Honours tra il 2015 e il 2019.
Il fascino della Rolex Middle Sea Race non è mai stato quello di arrivare primi o vincere in classifica. L'attrazione è molto più profonda: la passione per il mare, il senso del lavoro di squadra e del cameratismo e, soprattutto, l'impegno a mettersi alla prova. Inoltre, una delle sue più grandi eredità è il trasferimento di conoscenze tra equipaggi esperti e meno esperti, tra velisti professionisti, veterani e debuttanti. Oltre a Giovanni Soldini altre 21 barche italiane, tra cui Tevere Remo Mon Ile, imbattibile tra le boe di Riva di Traiano, che si cimenta con la grande altura, e Libertine di Marco Paolucci che, con Lorenzo Zichichi, è spesso protagonista e vincente nella Roma per 2, altra regata di grande altura di inizio stagione.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese