Perché la vela sportiva perde colpi? Perché si tenta di rinnovare le classi olimpiche con new entry anche discutibili come il kite? Semplice, perché oramai non facciamo più spettacolo, almeno quello televisivo. La vela è troppo costosa, perché è dispersiva e lenta ed ha alti costi per i mezzi di ripresa e anche per il tipo di villaggio olimpico necessario. E non fa spettacolo e, soprattutto, ascolti. L’allarme è suonato a Pechino, ma Londra potrebbe essere l’ultima chiamata. E su questa linea anche la scelta delle classi olimpiche per Brasile 2016 è a dir poco scellerata. Si perde la Star, entrano il kite surf al posto del wind, il cat Nacra per coppia (M+F) che non rispecchia assolutamente la realtà della vela (poche le donne e leggere almeno le nostre). È il rientro del cat dopo l’eliminazione del tornado (errore riconosciuto). Altro errore riconosciuto l’esclusione dell’Elliot: bastava poco per capire che sarebbe stato un flop, ma intanto hanno lanciato questa classe e ne sono stati venduti un bel pò. Solite manovre e giochi: tu mi dai una cosa a me, che io voto per te.
Noi ne facciamo quasi sempre le spese. Ricordo l’esclusione dello Strale di quel mago di Ettore Santarelli a beneficio del 470 del più conosciuto Cornù della ben più potente federazione francese. L’esclusione della Star è la prova evidente che siamo alla frutta: è già successo e l’hanno dovuta reintegrare. Dovrà succedere ancora, perché sono solo i più bravi velisti del mondo che possono misurarsi in questa classe. Oppure il loro destino sarà soltanto quello di mettersi un casco e fare il saltimbanchi sui 45’ dell’America’s Cup. A proposito della quale sento il rumore dei dubbi che serpeggiano nei vari team: il 72’ per la Coppa comincia a far paura. E nemmeno tanto lui, quanto il regime dei venti della baia di San Francisco. La barca costa e una capriola può lasciare solo dei rottami. Penso che a poco a poco la vela diventerà un qualcosa che serve solo per dare qualche brivido e che nel 2020 non saremo più sport olimpico per far posto, che ne so, al calcio balilla o alla vela virtuale: quella sì che piace a tanti! Accendi il computer e via a prendersi 50 nodi nell’Indiano e schivare i ghiacci nei 50° in Pacifico. E lì sì che si fanno i numeri (150mila nella Volvo Ocean Race) e... i soldi!
Intervista tripla con tre dei migliori "navigatori" italiani, attualmente impegnati nella 52 Superseries: Francesco Mongelli, Andrea Visintini e Bruno Zirilli. Il ruolo del navigatore e la mancanza di giovani leve causata dalla nuova America’s Cup
Pari merito fra due dei grandi favoriti dopo la seconda giornata del Sardinia Grand Slam. Stragiotti e Vodisek in scia. Donne: Kampman brilla, Whitehead bene col maestrale
Dopo la sua messa in riserva lo scorso anno, con il subentro della più moderna LHD Trieste, il governo italiano ha trovato un acquirente interessato: Jakarta
I leader sono Maddalena Spanu e Mathis Ghio. Spanu “Domani sarò più agguerrita delle mie avversarie”. Ghio guarda a domani: “Spero di chiudere tutto con una sola regata”
Nefeli per la Germania (Overall) e Zhik Race Team per la Gran Bretagna (Corinthian) sono i nuovi Campioni del Mondo Melges 24
Intenso fine settimana di vela a Anzio, dove il Circolo della Vela di Roma ha organizzato il 27 e 28 settembre la 38° edizione della Coppa Asteria, una delle regate d’altura di più lunga tradizione nel Tirreno
Sardinia Sailing Cup, Oro per Italia e Francia. Spanu e Ghio, vincono il primo mondiale assoluto Formula Wing World Championships
Ecco i nomi: Sorella (1858) Yacht d’Epoca, Nembo II (1964) Yacht Classici, Fantàsia (1914) Open Classic, Betelgeuse (1968) Open Vintage, Agos (1976) Sciarrelli, Manuela V (1961) ‘5.50 Metri Stazza Internazionale’
In mare la prima giornata di Barcolana accende i riflettori sulla classifica di Barcolana FUN, seguita con attenzione dagli appassionati della vela “energy”. L’evento, iniziato lo scorso 5 settembre, si concluderà il 5 ottobre
Veleggiate in equipaggio a Trieste dal 5 al 11 ottobre e Regata domenica 12 a bordo dei mezzi accessibili … quando mare, sole, vento, sport, vela, festa sono di tutti e per tutti