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Si è conclusa oggi, dopo quattro giorni di regata, la Cap Cagliari Offshore Regatta, penultima tappa del Campionato italiano classe Mini 650. La coppia formata da Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi, a bordo di Pegaso ITA883, ha conquistato un meritatissimo primo posto tra i proto double, ed un secondo posto sia nella classifica riunita dei proto (en solo e duble), che in quella generale. Si tratta di un’ottima prova da parte del duo della Marina Militare che gareggia tra i proto, barche estremamente performanti, con un’imbarcazione di serie in attesa di omologazione. I due volte campioni italiani stanno dimostrando di non essere appagati dalle vittorie degli anni passati e di voler combattere per le posizioni più prestigiose della classifica. Le 350 miglia percorse tra Genova e Cagliari permettono ad Andrea Pendibene di prendere parte alla regata atlantica in solitario, Mini Transat, che si correrà a Settembre.
La regata nelle parole di Andrea Pendibene:
“Queste giornate di vela non sono state semplici, i nervi erano tesi dopo i due rinvii della partenza, ed il percorso era nuovo. La prima giornata è stata caratterizzata da forti venti da sud-est ed onga lunga, insomma una bella bolina intensa. La sera poi è stata una vera avventura tra i venti intensi, la pioggia e le comunicazioni di alcuni ritiri; in più la barca ha avuto qualche problemino tecnico, il gps è andato in cortocircuito e abbiamo dovuto navigare affidandoci ai vecchi metodi e alle comunicazioni giornaliere dalla barca giuria. Il secondo giorno l’aria è calta ma memori del Gran Premio d’Italia siamo riusciti a gestire la situazione; arrivati alle bocche di Bonifacio il forte vento è tornato e ci ha accompagnati fino all’arrivo a Cagliari. Per quasi tutta la regata non abbiamo avuto contatto visivo con gli altri concorrenti quindi non avevamo idea di come stavamo andando; in queste occasioni spesso ci si demoralizza, invece sia io che Giovanna lo abbiamo trovato stimolante. Quando all’arrivo abbiamo scoperto di essere andati veramente bene siamo stati molto contenti perchè gli sforzi erano stati ripagati. Ora un pochino di doveroso riposo e poi testa alla prossima regata, che sarà l’ultima del campionato.”
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese