Un porto-isola al largo, staccato dalla costa per limitare le alterazioni della linea costiera: è il progetto di Marina d’Arechi-Port Village, due chilometri a sud di Salerno. Un nuovo modo di concepire il porto, come un atollo collegato alla terra da tre ponti lunghi circa 80 metri, due carrabili in entrata e in uscita e uno pedonale. Gli edifici a terra in grado di offrire servizi atti a soddisfare i bisogni di chi viaggia per mare e chiede strutture di qualità per la nautica e il tempo libero. Nel porto-isola, 250 mila metri quadri di specchio acqueo, ormeggeranno in condizioni di sicurezza tutto l’anno circa 1.000 barche fra i 7 e i 50 metri; non ancora deciso quante dedicate al transito e quante all’affitto o alla vendita. Il progetto del porto è dello studio di alta ingegneria De Cola di Messina mentre lo sviluppo del progetto della parte a terra, circa 21 mila metri quadri di superficie, sarà affidato alla matita del genio creativo Santiago Calatrava. Parte degli spazi verrà riservata alle attività commerciali. Centro pulsante del marina saranno lo Yacht Club e l’Agorà, due realtà sospese tra mare e terra. L’Agorà comprenderà sale di lettura, sale Tv, bar, ristoranti di eccellenza e spazi per i momenti di incontro per i clienti, sia che arrivino via mare sia che arrivino da terra, che intendono prolungare in maniera attiva la loro permanenza nel porto. Alle spalle del marina un palazzetto dello sport, discoteche e locali che insieme alle altre attività trasformeranno la zona in una cittadella del turismo nautico. Per i diportisti il rimessaggio per i mesi invernali, un cantiere all’estremità sud e 9 mila metri quadri di piazzali per alaggio e varo delle barche. Ai consueti servizi per la nautica, come rifornimento carburante, acqua, fornitura energia elettrica, servizi antincendio e meteo, anche il servizio nursery e il parco giochi. Il marina-port village andrà a colmare la carenza di posti barca di Salerno e sarà realizzato con project-financing. L’importo dell’investimento privato prevede una spesa di 45 milioni di euro da parte della Arechi S.p.A., e l’intervento costituisce un’opera di bonifica di un’area ora degradata, con collegamenti diretti con la città e a pochi chilometri dal nuovo aeroporto di Salerno-Pontecagnano, già operativo. L’intervento di Calatrava, che si è proposto di “creare un gioiello che tutti vorranno ammirare”, rientra nel piano di trasformazione del waterfront di Salerno, cominciata con Bohigas e attiguo a quello di un altro grande spagnolo Riccardo Bofill.
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