martedí, 15 luglio 2025

YACHT CLUB ITALIANO

Lo Yacht Club Italiano lancia YCI – HERITAGE, la targa oro per le barche

lo yacht club italiano lancia yci 8211 heritage la targa oro per le barche
redazione


Il prossimo 4 maggio, al porticciolo Duca degli Abruzzi, vi sarà il varo di Rabbit, lo splendido progetto di Dick Carter; vincitore del Fastnet del 1965, questo scafo di 37 piedi è ritornato allo splendore originale grazie alla passione di un socio, già armatore di un altro scafo del progettista americano. Dick Carter, è stato un disegnatore di barche innovative e velocissime negli anni ‘60 e ‘70 (Tina, Red Rooster, Ydra, Naif, Juno TT, e Benbow per citarne alcune), proprio Rabbit è stata la barca che lo ha reso celebre, lanciando Carter nell’olimpo dei progettisti fino a quel momento dominato da S&S.
Con il varo di Rabbit e approfittando della presenza di Dick Carter che sarà presente alla cerimonia, lo Yacht Club Italiano presenterà YCI HERITAGE, un registro delle barche che hanno fatto la storia dello yachting. Molte, infatti, sono le barche che hanno segnato la storia della navigazione con il guidone dello Yacht Club Italiano a riva. Progettisti famosi hanno affrontato il difficile compito di disegnare scafi innovativi nell’ambito di regolamenti di stazza che offrivano spunti per uscire dagli schemi, ma anche slanci e sistemi di propulsione, in antitesi ai dettami dalle consuetudini dell’ingegneria navale. E tanti sono stati gli armatori rimasti affascinati dalle sfide intellettuali che i progettisti offrivano loro per essere vincenti o semplicemente per distinguersi. Ma non solo. La leggerezza delle linee, l’eleganza delle forme, l’equilibrio dei piani velici o delle sovrastrutture, la qualità dei materiali di costruzione e la sobrietà degli allestimenti sono sempre stati nelle aspirazioni di importanti armatori soci dello Yacht Club Italiano.
Con Yci Heritage, si vuole pertanto accendere un faro su quel patrimonio artistico galleggiante, troppo spesso abbandonato e/o dimenticato. Un patrimonio i cui valori principali stanno nella passione per il mare, nella cultura e nel rispetto della tradizione. Valorizzare il passato, dunque, per ritrovare il futuro.
Dick (all’anagrafe Richard E.) Carter è nato a Nashua, nel New Hampshire, città dove era situata l’azienda cartaria fondata dal nonno; ha iniziato abbastanza giovane ad andare in barca, anche se la passione è nata in lui e in suo fratello John in modo autonomo, nessuno dei genitori era velista.
Dopo molti anni di regate in deriva, soprattutto con gli International 14’, nel 1962 ha acquistato un Medallist, un 33 piedi disegnato da Bill Trip costruito in vetroresina in Olanda, con il quale cominciò subito a fare regate d’altura, a partire dal SORC; il Medallist lo portò ad essere in contatto con Betrand Imbert, un francese che aveva una barca gemella in Francia, che lo invitò a fare con lui, sul suo Medallist che si chiamava Astrolabe, il Fastnet del 1963. Poco prima della partenza Imbert si fece male, sicché al Fastnet Carter fu l’unico skipper a bordo.
La fatica fatta per tenere in rotta il Medallist nel ritorno dal Fastnet a Plymouth, fatto con forte vento portante e mare formato, lo spinse a pensare come dovesse essere una barca d’altura per essere facile da timonare in quelle condizioni e più in generale come disegnare una barca competitiva per le regate d’altura; il risultato fu Rabbit, costruito nel 1965 da Frans Maas in Olanda. Il successo di Rabbit nelle regate inglesi dell’estate 1965 gli portò la richiesta di Ed Stettinius, un americano all’epoca residente in Francia, per una barca basata sulla filosofia progettuale di Rabbit ma più grande, con un rating il più vicino possibile a 22 piedi che era il limite della One Ton Cup.
Questa barca fu il Tina, che vinse piuttosto facilmente la OTC del 1966 in Danimarca; dalla vittoria derivarono la richiesta di Frans Maas, che aveva costruito anche Tina, di poterne avviare una produzione in serie, e quella di Hans Beilken, il velaio, che voleva un One Tonner per cercare di vincere l’edizione del 1967. Il risultato fu Optimist, che vinse nel 1967 e anche nel 1968; Carter intanto aveva disegnato per sé e fatto costruire sempre da Maas un II Classe RORC che potesse disputare l’Admiral’s Cup – il Rabbit II, che si comportò molto bene all’Admiral’s Cup del 1967. 
Da lì la carriera di progettista decollò: Red Rooster, Noryema VGX, Gitana V, Caligù IV, Orca, Benbow, Aggressive, Ydra, Frigate, Mabelle, Naif, Vendredi 13 per la Transatlantica in solitario, Juno TT, la serie dei Carter 33, 37, 39, l’elenco è lungo, molto lungo, sino alla metà degli anni Ottanta quando l’interesse per la progettazione scemò, anche per l’arrivo sulla scena di barche sempre più leggere che non erano più in linea con le sue idee sulle imbarcazioni d’altura, e la Carter Offshore venne chiusa.


02/05/2018 18:08:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Ponza: ormeggiare con il Telepass

Con Telepass Mare Ponza diventa possibile effettuare il pagamento del ticket ambientale direttamente dal proprio smartphone, scaricando l’app dedicata, a prescindere che si sia cliente Telepass

Garda: una prima giornata complessa per il Mondiale Moth

I 137 atleti in rappresentanza di 25 nazioni hanno affrontato il primo giorno di regate in condizioni decisamente insolite per Malcesine, con un meteo instabile che ha reso la giornata complessa ma comunque emozionante

Il Team Django rappresenterà l'Italia all'Admiral's Cup

In rappresentanza dello Yacht Club Costa Smeralda (YCCS), il Team Django, guidato da Giovanni Lombardi Stronati, regaterà con due imbarcazioni: l’innovativo wallyrocket51 Django e il collaudato JPK 1180 Django

Il guidone del CRVI a bordo di Luna Rossa

Roberto Mottola di Amato, Presidente del Circolo del Remo e della Vela Italia, ha commentato: "Siamo profondamente onorati e felici di affiancare Luna Rossa in questa nuova avventura che porterà la 38^ Coppa America nel nostro Golfo"

Solitaire du Figaro, partiranno in 34

Giunta alla sua 56ª edizione, la regata accoglie sia veterani, che continuano a inseguire il "Santo Graal" della vela, sia nuovi talenti desiderosi di mettersi alla prova su un percorso straordinario

“Green Deal”, il turismo è un volano: in Italia 2 persone su 3 scelgono vacanze ecosostenibili

Cresce la domanda di esperienze a basso impatto ambientale tra i turisti italiani e stranieri. La vacanza in barca a vela si conferma tra le scelte più sostenibili: secondo Spartivento Group, un turista su tre sceglie la barca proprio per motivi ecologici

“Le Vele d’Epoca di Imperia”, dal 2 al 6 settembre 2025 la 26ª edizione

Quattro le regate in programma, da mercoledì 3 a sabato 6 settembre. L’ultima prova sarà preceduta dalla grande parata delle imbarcazioni, visibili dal pubblico che potrà ammirarle in uscita dal porto presso la Banchina Medaglie d’Oro

Nasce tSharks, piattaforma digitale per conoscere e proteggere squali e razze

In vista della Giornata Mondiale degli Squali che verrà celebrata il prossimo lunedì 14 luglio, il WWF e i suoi partner lanciano tSharks, una piattaforma digitale innovativa pensata per conoscere meglio e quindi proteggere squali e razze nel Mediterraneo

Garda, Mondiale Moth: un temporale chiude in anticipo la Gold Fleet

La quarta giornata del Campionato del Mondo Moth 2025 si è aperta all’alba con un nuovo appuntamento in acqua per i 137 atleti in gara, provenienti da 25 nazioni

Garda, Mondiale Moth: una mattinata ad alta velocità

Disputate due regate: la prima con raffiche fino a 25 nodi, la seconda con vento stabile intorno ai 18 nodi, regalando un grande spettacolo in acqua

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci