E’ stato presentato, sabato 30 novembre, presso il Centro “S. Maria della Provvidenza” di Roma della Fondazione Don Carlo Gnocchi il Progetto “Vivere” (VIrtuale pro VEla REale).
Si tratta di un progetto realizzato con il contributo del Dipartimento delle Pari Opportunità e gestito dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi, in partnership con la Federazione Italiana Vela (FIV), finalizzato all’affermazione delle pari opportunità per le persone con disabilità nel campo dello sport della vela.
30 ragazzi dai 10 ai 25 anni con disabilità motorie, “reclutati” in parte presso i Centri della Fondazione del Polo Lazio – Campania nord (Roma e S. Angelo dei Lombardi) e parte presso le scuole della Capitale, effettueranno tra gennaio e febbraio 2014, presso l’Area di Riabilitazione Tecnologica (ARTe) del Centro “S. Maria della Provvidenza” di Roma, un periodo di training, utilizzando delle pedane stabilometriche in condizioni statiche e dinamiche, in un ambiente virtuale ed un simulatore di vela, messo a disposizione dalla FIV, che riesce a riprodurre le condizioni ambientali di questo sport. Nel corso di questi 2 mesi verranno anche realizzate sedute teoriche per le nozioni di base tecniche sportive e le nozioni di sicurezza, salvamento e primo soccorso, condotte da istruttori qualificati FIV.
Seguirà, nella primavera 2014, un corso di vela reale, presso un Circolo velico laziale, con barche appositamente attrezzate.
Tutto questo, con l’obiettivo di preparare questi ragazzi alla pratica sportiva della vela, magari per diventare campioni olimpionici di domani, come Massimo Dighe, del Gruppo Sportivo “Fiamme Azzurre” atleta tetraplegico, partecipante alle Paralimpiadi di Londra 2012, presente oggi in veste di testimonial.
Alla presentazione erano presenti altresì Isabella Menichini del Dipartimento delle Pari Opportunità e Andrea Casu dell’Assessorato allo Sport del Comune di Roma.
Responsabile scientifico del progetto è il prof. Luca Padua, referente scientifico del Polo Lazio Campania Nord della Fondazione Don Gnocchi; coordinatrice, la dott.ssa Irene Aprile. Gli altri protagonisti sono il prof. Francesco Maria Manozzi, medico federale FIV e Rodolfo Bergamaschi, consigliere nazionale FIV e responsabile della squadra paralimpica.
L’attività in laboratorio e palestra (e in acqua) sarà concretamente condotta dallo staff di medici e terapisti della Fondazione Don Gnocchi e da istruttori qualificati della FIV, tra i quali Fabio Barbieri che curerà in particolare la formazione col simulatore.
Secondo il Responsabile scientifico, prof. Luca Padua, “questo progetto, nato con una forte valenza sociale finalizzata all’integrazione delle persone con disabilità, esprimerà dei contenuti scientifici di grande interesse, grazie alle valutazioni e alle misurazioni effettuate prima e dopo le sessioni di training, che vedranno l’utilizzo di tecnologie estremamente avanzate”.
LA FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI
Istituita per assicurare cura, riabilitazione e integrazione sociale ai mutilatini, vittime della barbarie della guerra, la Fondazione ha progressivamente ampliato nel tempo il proprio raggio d'azione. Oggi continua ad occuparsi di ragazzi portatori di disabilità, affetti da complesse patologie acquisite e congenite; di pazienti di ogni età che necessitano di interventi riabilitativi neurologici, ortopedici, cardiologici e respiratori; di assistenza ad anziani non autosufficienti, malati oncologici terminali e pazienti in stato vegetativo persistente. Intensa, oltre a quella sanitario-riabilitativa, socio-assistenziale e socio-educativa, è l’attività di ricerca scientifica e di formazione ai più diversi livelli.
Riconosciuta Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, segnatamente per i Centri di Milano e Firenze, oggi la Fondazione Don Gnocchi conta oltre 5.900 operatori tra personale dipendente e collaboratori professionali, per i quali sono approntati costanti programmi di formazione e aggiornamento. Le prestazioni sono erogate in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale in una trentina di Centri, raggruppati in otto Poli territoriali in nove Regioni, con 3.717 posti letto di degenza piena e day hospital. Ogni giorno accedono alle strutture della Fondazione Don Gnocchi quasi diecimila persone.
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