Quando la frenetica attività dell'ufficio regate di St. Tropez si è finalmente placata, il conteggio finale delle barche iscritte alla 57esima edizione della Giraglia Rolex Cup ha raggiunto quota 192; oltre 2.000 i velisti sul campo di regata. L'assolata baia di St. Tropez ieri mattina era costellata di vele offrendo uno spettacolo magnifico; la flotta ha disputato le prove della prima giornata con una leggera brezza da sud sud-est che non è mai salita sopra 6-8 nodi.
La divisione IMA Maxi, con 21 iscritti, è stata la prima a partire su un percorso costiero di 21.9 miglia nautiche. Nonostante la generosa linea di partenza, la flotta è ovviamente gravitata verso la parte favorita vicino al comitato. La barca più grande della flotta, il 27.45m French Spirit One colto in pieno barging, è stata buttata fuori dalla linea dal Wally italiano Good Job Guys. L'equipaggio francese ha dovuto virare per ripartire correttamente. Nel frattempo, l'STP 65 Luna Rossa ha eseguito una partenza perfetta accanto alla barca comitato tagliando la linea allo sparo in piena velocità.
Luna Rossa si è inizialmente mantenuta in testa alla flotta nella prima bolina; tuttavia, essendo la parte destra del campo quella favorita, Alegre è entrata in una corsia preferenziale e ha girato prima la boa, seguita da Luna Rossa, Ran e Bella Mente. Da lì in poi la regata è stata una corsa di cavalli, con le barche allineate una dietro l'altra sul lasco stretto di 8 miglia. Alla boa, doppiata con lo stesso ordine della bolina, le barche hanno issato le vele di prua asimmetriche, e proseguito su un lungo bordo con mure a dritta che ha consentito solo pochi scambi di posizione, fino alla boa di sottovento a est di Ste Maxime. Alegre ha mantenuto il comando, con Ran ora alle spalle, tallonata da Bella Mente. Ad eccezione del fatto che Alegre era davanti a Ran, i Mini-Maxi hanno raggiunto il traguardo praticamente in ordine di grandezza - quindi oggi è stata una di quelle giornate in cui le barche grandi erano leggermente avvantaggiate.
Il più piccolo e più nuovo Mini-Maxi è il 60 piedi Jethou di Sir Peter Odgen, un progetto di Judel-Vrolick costruito presso la Green Marine e varato in aprile. Questa è la prima regata per questa barca, che è stata testata in mare per qualche settimana e ha avuto solo qualche giorno d'allenamento prima di essere spedita dalla Gran Bretagna a Genova.
Nel porto vecchio di St. Tropez, Ian Budgen, tattico di Jethou, ha commentato: "Con questo equipaggio ci siamo allenati direi cinque giorni in tutto. Quindi oggi è stata la nostra prima regata; ho detto ai miei ragazzi che sebbene non abbiamo vinto non abbiamo certo fatto una brutta figura. Essendo la barca più piccola (in questa divisione), con vento leggero dobbiamo combattere parecchio per trovare dell'aria pulita, il che significa che non possiamo andare sempre nella direzione in cui vogliamo. Per questo abbiamo perso un po' rispetto alle barche grandi. Ma siamo soddisfatti di essere riusciti a stare nel gioco e scoprire come la nostra barca si comporta rispetto alle altre, quindi siamo abbastanza felici."
Ogden è un avido velista, che prima di commissionare la nuova barca ha regatato per due anni con uno Swan 601. Budgen ha aggiunto: "Il nostro armatore ama la vela e soprattutto veleggiare con i suoi amici. Impareremo e cresceremo insieme come un team, impiegheremo un po' più di tempo ma alla fine ce la faremo anche noi e nel frattempo ci divertiremo - questa è, in poche parole, la filosofia di Peter. Navigare su una barca da regata nuova così avanzata è semplicemente fantastico: è molto leggera, tutta in carbonio e molto veloce. E' quasi una versione baby di RAN, con molte caratteristiche simili."
Il gruppo A IRC/ORC e la divisione Swan 45 hanno regatato sullo stesso percorso di 21.9 miglia nautiche dei Maxi. La flotta Swan 45 one-design, che comprende dieci barche, è stata dominata da Fever di Grant Gordon/Klaus Diederichs.
Gordon, che oggi era al timone, ha dichiarato: "Oggi è stata una giornata molto piacevole, la nostra prima regata a St. Tropez. Le condizioni di vento erano molto leggere, ma siamo molto soddisfatti della velocità della barca e della performance del team, quindi siamo molto felici del nostro risultato."
"Abbiamo avuto anche un po' di fortuna, quando pareva esserci più vento al largo e ci siamo diretti a sinistra entrando per primi nell'aria. Essendo la terza partenza della flotta, una delle imprese più difficili della regata era riuscire a superare le barche più lente davanti a noi; è stato divertente e tatticamente impegnativo schivare queste barche con aria leggera, ma dopo esserci liberati, siamo entrati in un vento pulito e la regata è stata più facile."
Il tattico Andy Beadsworth ha aggiunto: "La brezza andava e veniva un po' da sinistra un po' da destra. Alla fin della fiera non è che questo abbia cambiato molto le cose, ma eravamo tutti intenti a cercare d'indovinare dove dirigerci. E' stato un vero incubo per i tattici."
Beadsworth ha attribuito la vittoria a una buona partenza e al fatto di aver seguito una strategia, ma ha anche ammesso: "Non eravamo certo preparati alla perfezione. abbiamo perso gli strumenti di navigazione e non eravamo sicuri di dove stessimo andando e quale fosse il percorso. Penso che non fossimo concentrati al massimo, non potendo tenere gli occhi solo sulla barca, nel tentativo di regatare senza strumenti."
"Come tattico, mi sono posizionato rispetto al resto della flotta ma non sapevo esattamente dove fosse la boa. Quindi abbiamo commesso un paio di gravi errori che ci sono costati parecchio, ma alla fine della bolina abbiamo intravisto maggior pressione a sinistra e abbiamo avuto un paio di salti di vento che ci hanno spronato ad andare a sinistra e abbiamo fatto un'ottima rimonta. Direi che è stato un mix di fortuna, percezione e intuizione - abbiamo avuto qualche segnale incoraggiante che ha confermato le nostre convinzioni, il che fa sempre piacere."
La divisione IRC/ORC B ha regatato su un percorso di 17.8 miglia nautiche. Uno degli yacht più piccoli del gruppo è Hector, un Archimbault 35 charterizzato per la regata dal velista svizzero Norbert Schmitz. Le italiane Daniela Manchistro ed Elisa de Muzio, in equipaggio, si sono dichiarate soddisfatte di questa giornata: "E' stata una bella regata, con poco vento ma sufficiente per finirla. La nostra partenza non è stata molto aggressiva, ma siamo riusciti a guadagnare e stare davanti insieme alle barche piccole. Questo yacht è progettato per le regate, è molto spartano, quasi vuoto sottocoperta, ma è divertente. E' facile da portare in regata e si comporta bene con aria leggera."
Le regate inshore della Giraglia Rolex Cup proseguiranno oggi e martedì. Mercoledì, una flotta di quasi 200 yacht prenderà il via della Giraglia Race, una maratona di 243 miglia con partenza da St. Tropez, passaggio dall'isolotto della Giraglia all'estremo nord della Corsica e traguardo nel porto di Genova.
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