Partirà alla fine di agosto 2022 la 53a edizione della leggendaria corsa e sarà intensa con 3 tappe lunghe e dure, 3 grandi tappe immaginate come “veri pezzi di coraggio". Ecco come sarà la Solitaire du Figaro 2022. Il percorso è stato appena svelato e promette uno spettacolo favoloso, dal 16 agosto all'11 settembre.
Nell'ambito di una partnership firmata fino al 2026, la trentina di skipper partecipanti salperanno da Nantes e dalla costa Loire-Atlantique e lì avverrà anche la sfida finale.
Secondo gli organizzatori della gara, il percorso di 2.000 miglia (circa 3.700 km) sarà disseminato di trappole e insidie. "Abbiamo ideato un percorso che soddisfa le aspettative dei velisti e corrisponde al DNA della gara. Con tre tappe di più di 600 miglia, tutti nel formato di una tappa di quattro giorni e quattro notti, questa 53esima edizione sarà sicuramente una competizione in cui non mancheranno né la resistenza né la regolarità", dice Yann Château della Direzione della corsa, che ha lavorato sul percorso del 2022.
Tappa 1: Nantes - Port-la-Forêt
La prima tappa si svolgerà tra Nantes e Port-la-Forêt in Bretagna, ma non sarà una linea retta. Gli skipper dovranno dirigersi verso il Mar Celtico e l'isola di Skokholm nel sud-ovest del Galles, prima di tornare sulla costa francese.
Tappa 2: Port-la-Forêt-Royan
Per superare la seconda tappa, gli skypper dovranno raggiungere Royan (Charente-Maritime), passando per... il faro di Eddystone e le isole della Manica. Attraverseranno così la Manica e il Mar Iroise. Non c'è altro da dire.
Tappa 3: Royan-Loire-Atlantique
L'itinerario non finisce a Royan... tutt'altro. Dovremo tornare nella Loira Atlantica. La terza tappa si svolgerà nel Golfo di Biscaglia, con una deviazione a La Coruña in Galizia. Una tappa finale che dovrebbe "mettere in primo piano la conoscenza del tempo e l'analisi strategica, in un periodo dell'anno in cui una cresta di alta pressione minaccia sempre di mettersi in mezzo", secondo l'organizzazione della gara.
Questa 53a edizione, che ha come testimonial nientemeno che Damien Seguin, che è di Nantes, promette suspense e colpi di scena.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese