Ha mollato gli ormeggi Lunedì scorso Biagio Pergola, a bordo di Sestagalla il suo meteor. La Spezia-Palermo la tratta scelta per la sua navigazione in solitario. Prima tappa Livorno, poi l’Elba, il Giglio e man mano sempre più giù in avvicinamento alla meta. “Un sogno che coltivo da un po’ di anni e che finalmente sto mettendo in pratica” ha affermato Biagio con il suo tono pacato ma pieno di entusiasmo.
Ad avere questo desiderio di navigazione in solitario con un meteor, non è stato l’unico. Marina di Massa-Barcellona è la rotta che sta seguendo Enrico Orrico, partito subito dopo il Campionato Italiano di Classe dove si è classificato al terzo posto. Tempo cambiare l’assetto della barca da regata a quello da crociera, un pannello solare, il pilota automatico un tablet e via, verso la Spagna.
Una preparazione lunga quella di Biagio, attenta, curata. Ha cominciato dalle vele, e si è dotato anche di un gennaker che arma su un bompresso costruito con un asta di quelle per il salto con l’asta, specialità praticata in passato da Pergola. Rinforzata nei punti critici è fissata a prua.
Il pilota automatico gli è stato donato da Roberto Capozza, capoflotta di La Spezia a cui appartengono Pergola ed Orrico. Per ricaricare le batterie un pannello solare. Per la cambusa ha attinto ad un lavoro approfondito sulla nutrizione e sport che aveva svolto anni prima: “ La cambusa del velista” dove si individuano i cibi più adatti, in termini di apporto calorico e proteine ecc, per l’alimentazione in barca. “ Ho un menù giornaliero che cerco di rispettare. Ho creato anche un fornello basculante con cui preparare il caffè e gli spaghetti!” ha affermato ridendo. “ Ho stipato tutto a poppa, devo integrare davvero poche cose”. Tratte di circa 40/45 miglia alle quali si è preparato anche fisicamente, con un allenamento mirato a rinforzare i punti deboli e più sollecitati in barca.
L’umore è alto, il meteo favorevole, è nata una chat di sostenitori morali che dall’ufficio respirano un pizzico d’avventura grazie ai brevi video e notizie che Biagio condivide con pochi amici.
Enrico Orrico ha una lunga storia di navigazione e regate alle spalle. Ha vinto la Giraglia nel 1995, a bordo di Mucillagine Rosa, diverse Roma per Tutti a bordo di Assuntina, continua a navigare ogni volta che può.
“Ho comprato un meteor perché a La Spezia c’è una bella flotta e volevo regatare, ma subito ho avuto voglia di navigarci. Ho sempre navigato tanto. Alcuni mesi fa ho comprato Grisù, ed appena ci sono salito a bordo ho capito che era ed è un progetto molto valido. Van der Stadt ha progettato molte barche per lo IOR che ho sempre trovato molto marine, molto adatte alla navigazione.
Ero già stato all’Elba ma ora volevo arrivare fino a Barcellona. Alla prima finestra di buono sono partito. Ho trovato tempo bello ed sono riuscito a concludere quattro tappe partendo da Marina di Massa: Varazze, Menton, Le Levandou, Cassis. Ho trovato tempo bello, tutto bello ed ho attraversato la Costa Azzurra. In avvicinamento al confine con la Spagna è arrivato il brutto. Devo dire che mi ha fatto un po’ paura: nel golfo il Levante spara forte e alza l’onda. Più sei fuori più pigia forte. Ero molto a largo e andavo incontro alla sera. Ho poggiato, mi sono legato, ho messo fuori il ciambellone salvagente e, infine, sono entrato nel porto di Argelès sur la Mer, dove ora è ferma la barca ad aspettarmi. Ho provato nei giorni successivi a riprendere il largo, ma il vento mi ributtava dentro così sono tornato a casa dai miei 4 nipotini. Aspetto che torni una finestra di buono e concludo il viaggio. Ho imparato da questa esperienza che per conoscere le condizioni e previsioni meteo per attraversare il golfo bisogna contattare il faro, ascoltare le loro previsioni e chiedere loro tutte le info necessarie. Mi ero affidato ai nostri siti meteo, ineccepibili per il nostro mare ma meno precisi in questo tratto.” Orrico calcola che forse il 2 luglio potrà riprendere il largo e concludere la sua impresa. La cambusa? Crakers e sigarette! “ Mangio la sera in porto, al ristorante, con il mio bel bicchiere di vino!”
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