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VELA OCEANICA

Barcelona World Race: Cheminées Poujoulat passa Capo Leeuwin

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Roberto Imbastaro

Vela, Barcelona World Race - Anche il secondo dei capi oceanici è stato passato dal leader della Barcelona World Race, Cheminées Poujoulat. E’ una tappa apparentemente solo simbolica, visto che Capo Leeuwin non evoca l’immaginario come Buona Speranza e Horn, ma apre la via alla lunga corsa in Pacifico per immergersi verso i 50 urlanti e raggiungere la punta estrema della America del Sud. Bernard Stamm e Jean Le Cam hanno impiegato 37 giorni, 3 ore e 35 minuti per passarlo in testa alla flotta. Ora ci sono altri tre giorni di navigazione per arrivare a sud della Tasmania ed entrare nel Pacifico.

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Il duo franco-svizzero ha percorso così oltre il 40% delle 23.465 miglia del percorso da Barcellona a Barcellona. Dietro di loro l'equipaggio spagnolo di Neutrogena mantiene il ritmo. La discesa verso sud, dai 46° ai 51°, aprirà i giochi per la vittoria finale. "La vittoria si giocherà tra queste due barche - ha commentato oggi Pepe Ribes, lo skipper spagnolo di Hugo Boss, che ha disalberato il 14 gennaio – ma l'esperienza è sempre determinante nelle corse", ha continuato evocando senza dirlo Bernard Stamm e Jean Le Cam.

Altadill e Munoz, però, sono ora a 175 miglia e certamente tenteranno qualcosa prima di Capo Horn. Dopo potrebbe essere solo un lungo match race fino a Barcellona.

Dietro chi sta soffrendo Sono la Corbella e Marin, che hanno poco più di 200 miglia di vantaggio su Riechers e Audigane, che gli contendono il terzo posto. Da quelle parti si ballerà molto, con venti fino a 40 nodi che spazzeranno la loro zona. Lo stesso sistema depressionario ieri ha castigato We Are Water, sdraiato  da raffiche di 45-47 nodi per sei o sette ore. "La barca era più spesso sotto l’acqua che sopra”, hanno detto Willy e Bruno Garcia.

L’ultimo, Spirit of Hungary, se la sta vedendo proprio male, scosso da oltre quattro giorni di navigazione di bolina in un mare incrociato. "La vita a bordo è attualmente molto difficile – ha detto alla radio Nandor Fa - navighiamo di bolina da quattro o cinque giorni e ora è ancora più violento. Nella notte, abbiamo avuto 30 nodi, ancora più da est e mare mosso. A volte ho l'impressione che stiamo navigando nella direzione sbagliata sul pianeta, perché è come se stessimo navigando al contrario. La vita è dura sulla barca, si balla tanto e c’è tanto caos con un sacco di rumore."


 


07/02/2015 08:51:00 © riproduzione riservata






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