Vela, Louis Vuitton Cup - Nel decimo giorno di regate del Louis Vuitton Trophy di Nizza sono stati determinati i quattro semifinalisti: Emirates Team New Zealand, Team Origin, Azzurra e, a sorpresa, il team russo di Synergy. Grandi esclusi gli americani di BMW Oracle e Artemis con Paul Cayard e Terry Hutchinson a bordo.
Per Azzurra, un ottimo risultato ottenuto con sette vittorie e 4 sconfitte. Giovanni Maspero, responsabile sportivo della squadra che corre con i colori dello Yacht Club Costa Smeralda, ha così commentato questo primo risultato ottenuto a Nizza: "A conclusione dei Round Robin non posso nascondere di essere molto soddisfatto del lavoro svolto e, se vogliamo fare un primo bilancio, non possiamo non considerarlo positivo. Il nucleo di questa squadra, che da queste regate ha preso il nome prestigioso e storico di Azzurra, in realtà aveva già regatato assieme la scorsa stagione. Abbiamo fatto degli innesti di prestigio, come il tattico Tommaso Chieffi, e devo dire che ci siamo intergrati perfettamente. Certo abbiamo ampi margini di miglioramento nel far crescere sia la squadra che il progetto globale di Azzurra. Confesso comunque che per me l'accesso alle semifinali era l'obiettivo minimo e mi aspetto molto dalle prossime regate. Probabilmente affronteremo g! li inglesi di Team Origin contro i quali abbiamo fatto sempre bene. Credo in questa squadra e posso dire di sentirmi fiducioso per le prossime prove".
Nella mattina di oggi, Azzurra è scesa in acqua per due regate: la prima vinta agevolmente contro gli ormai esclusi americani di BMW Oracle, la seconda contro gli entusiasti russi di Synergy che hanno avuto la meglio in un match combattutissimo.
Cronaca: Azzurra batte BMW Oracle Racing di 1'01". Bella battaglia in partenza tra Gavin Brady e Francesco Bruni. Ad avere la meglio, attraversando la linea mure a dritta con mezza lunghezza di vantaggio sull'avversario, partito sulle mure opposte, è l'equipaggio statunitense che, al primo incrocio, "rimbalza" Azzurra verso la destra del campo. Verso metà della prima bolina un salto di vento favorisce il ritorno dell'equipaggio di Francesco Bruni che all'incrocio successivo obbliga gli statunitensi a virare e li "accompagna" sino alla layline di sinistra, concretizzando un vantaggio di circa tre lunghezze. Nel corso della prima poppa, grazie all'acume tattico di Tommaso Chieffi, Azzurra si allunga sensibilmente e inizia la seconda bolina navigando verso la sinistra con un margine di circa 200 metri. Un nuovo salto di vento, proprio a sinistra, permette al team italiano di estendere la propria leadership e amministrare il vantaggio sin sul traguardo.C! ronaca: Synergy batte Azzurra di 1'02". Vittoria in partenza dell'equipaggio russo che conquista il lato destro del campo di regata. L'equipaggio di Azzurra vira per tentare di portarsi a destra ma Karol Jablonsky difende quel lato del campo di regata e obbliga Azzurra a tornare verso sinistra. All'incrocio successivo si ripete la stessa cosa e il distacco appare invariato: le barche sono davvero vicinissime. Il duello di virate, sviluppatosi al centro del campo di regata, si conclude a favore di Synergy che va a girare la boa con 8 secondi di vantaggio sul team italiano. Dopo una poppa tutto sommato tranquilla per il team russo, che ha mantenuto invariato il margine di vantaggio, le barche iniziano la seconda bolina su mure opposte. Azzurra naviga verso destra, Synergy verso sinistra. Il vento non fa scherzi agli uomini di Jablonsky che al primo incrocio sono ancora avanti di un paio di lunghezze e procedono verso la destra, lasciando allo scafo dello Yach! t Club Costa Smeralda la sinistra del campo. Nonostante i ripe! tuti ten tativi Azzurra non riesce a sopravanzare Synergy: all'ultima boa i russi sono ancora al comando. Durante la poppa Azzurra si avvicina molto all'avversario e a tre quarti si prepara ad attaccarlo. Le barche navigano vicinissime: Azzurra è sopravento a Synergy, la separazione minima e il distacco di mezza lunghezza. Il sorpasso è possibile, ma il gennaker di Azzurra cede improvvisamente strappandosi all'altezza della penna: la regata è decisa a favore dei russi
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
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