Mancano solo cinque giorni, o meno di 2000 miglia, al termine della nona edizione del Vendée Globe e per i primi skipper il finale è ancora aperto.
Oggi e stanotte Charlie Dalin, Louis Burton e il tedesco Boris Herrmann hanno la chance di staccare il gruppo dei sei inseguitori e nel fine settimana il loro vantaggio potrebbe addirittura aumentare.
Nel frattempo, la francese Alexia Barrier e il finlandese Ari Huusela, nel gruppo di coda, si preparano ad affrontare uno dei momenti più faticosi della loro regata, il passaggio da Capo Horn, che si prevede durissimo, con venti di 40-45 nodi e mare molto agitato.
------------------------------
Il trio Dalin-Burton-Hermann sta sfruttando ogni risorsa residua per non perdere l’appuntamento con il podio.
In teoria, a Charlie Dalin (Apivia), Louis Burton (Bureau Vallée 2) e Boris Herrmann (Seaexplorer-Yacht Club de Monaco) basterebbe liberarsi dall’alta pressione e acchiappare un sistema secondario per staccare definitivamente i rivali che incalzano da dietro, ma non è così semplice, bisogna fare in fretta e non sbagliare il momento…
Il finale a oggi è davvero ancora aperto: Herrmann potrebbe diventare il primo vincitore non francese del Vendée Globe, o eguagliare i risultati del suo amico britannico Alex Thomson, che è arrivato secondo nel 2016-17 e terzo nel 2012-13, di Mike Golding terzo nel 2004-5 o di Dame Ellen MacArthur, seconda dietro Michel Desjoyeaux nel 2000-2001.
Parlando allo “show English Live”, con il suo amico e detentore del record oceanico, Giovanni Soldini – che con lui ha navigato per oltre 30.000 miglia compiendo più di un giro del pianeta – Herrmann ha detto: «Le prossime ore sono molto critiche. La regata potrebbe decidersi nelle prossime 6/12 ore. In questo momento sto facendo 16-17 nodi, se riesco a mantenere questa velocità e una buona rotta verso NNE e riesco ad agganciare il vento a Nord di questa alta pressione, mantenendomi alla stessa distanza da Charlie, allora tiro un sospiro di sollievo. Ma se il vento calma e io rimango bloccato 70 miglia dietro Charlie e loro se ne vanno, cambia tutto. Thomas Ruyant, Damien Seguin e Yannick Bestaven sono tutti su una rotta molto buona e se all’improvviso arrivano da dietro a 16 nodi, passare da terzo a sesto è un attimo… Non c’è niente di deciso. Sembra di essere ripartiti a cinque giorni dall’arrivo, incredibile! Sto aspettando per strambare verso nord e poi ritrovarmi con mare formato e onde di 4-5 metri, come tornare nell’oceano del Sud!».
L’attuale leader Charlie Dalin, 65 miglia davanti a Louis Burton questo pomeriggio, ha confermato la probabilità di «un finale al photo finish».
«L'esito della regata è tutt’altro che chiaro, ma continuerò a navigare nel miglior modo possibile», ha dichiarato quello che è stato il leader più consistente dell’attuale Vendée, confermandosi per ben 199 volte al vertice della classifica (incluso oggi, 75° giorno di regata).
E mentre i prossimi cinque giorni saranno i più emozionanti e i più seguiti di qualsiasi edizione del Vendée Globe, potremmo avere i primi arrivi già nelle primissime ore del 27 gennaio, anche se per la classifica definitiva, bisognerà attendere che la Giuria assegni le compensazioni ai velisti che hanno aiutato Kevin Escoffier dopo il suo naufragio.
Boris Herrmann avrà un abbuono di sei ore, Yannick Bestaven 10 ore e 15 minuti e Jean Le Cam 16 ore e 15 minuti.
Per quanto riguarda il gruppo di mezzo, «Continueranno verso nord», afferma Christian Dumard, meteorologo della Vendée Globe. «E se non riescono ad accedere al primo sistema depressionario, dovrebbero agganciare il secondo, che è molto più forte».
Giancarlo Pedote (Prysmian Group), in settima posizione, conferma:
«Proseguiremo verso nord per seguire la rotazione del vento. E non appena usciremo da questa zona di alta pressione, agganceremo i venti del fronte depressionario per raggiungere Sables-d'Olonne. La regata non è finita finché non è finita».
Lexia Barrier e Ari Huusela, un Capo Horn degno del Vendée Globe
Distanti quasi 6000 miglia dai leader, Alexia Barrier (TSE - 4myplanet) e Ari Huusela (STARK) si preparano a doppiare Capo Horn e a uscire dall'Oceano Pacifico dopo otto giorni di navigazione molto impegnativa, con raffiche, pioggia e grandine. Li aspettano ancora 40-45 nodi di vento e onde di cinque metri.
L'ultima ETA per i primi classificati: 27 gennaio
Nota
Abbuono per i tre skipper dopo aver tagliato il traguardo.
La Giuria Internazionale del Vendée Globe ha assegnato dei compensi in termini di tempo, a tre dei quattro skipper coinvolti nell'operazione di salvataggio di Kevin Escoffier, avvenuta il 30 novembre quando lo skipper di PRB ha dovuto abbandonare il suo IMOCA
Queste compensazioni saranno assegnate a ciascuno dei tre skipper una volta tagliato il traguardo.
Boris Herrmann (SeaExplorer - Yacht Club de Monaco): 6 ore di riparazione
Yannick Bestaven (Maître-CoQ): 10 ore e 15 minuti di riparazione
Jean le Cam (Yes We Cam!): 16 ore e 15 minuti di riparazione.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese