Dopo aver superato la latitudine di Gibilterra (36°N) questa notte, Maserati Multi 70 ha virato e iniziato a dirigersi verso le coste del Portogallo. Per lo skipper Giovanni Soldini e il suo equipaggio (Guido Broggi, Sébastien Audigane, Oliver Herrera Perez e Alex Pella) la navigazione dell’ultima parte del percorso del record Hong Kong-Londra si conferma di bolina, con venti contrari.
Commenta Giovanni Soldini: “Siamo a sole 1000 miglia della meta. In condizioni normali, con venti portanti, potremmo arrivare a Londra in meno di 48 ore. Però Nettuno ha deciso altrimenti ed è da diversi giorni che tiriamo bordi di bolina, prima lungo la costa africana, ora lungo quella europea. Passata la latitudine di Cabo de São Vicente, presto saremo sopra Lisbona e continueremo a bordi sino a Calais, con il vento in rinforzo fino a 25/30 nodi da Est quando saremo nella Manica”.
“Dobbiamo cercare di andare il più velocemente possibile”, continua Soldini, “perché più tardi arriveremo, più vento prenderemo; ma nello stesso tempo bisogna risparmiare il materiale e la barca che soffrono di più di bolina. La strategia è di navigare sotto costa, in modo da prendere meno mare e meno corrente. Poi bisognerà gestire bene le correnti della Manica. Nei prossimi giorni sono previsti coefficienti di marea alti e quindi correnti forti. Paradossalmente è peggio avere la corrente a favore e il vento contro perché genera un mare molto ripido e pericoloso. Bisognerà stare molto attenti”.
Dopo quasi 32 giorni di navigazione, alla classifica delle ore 6.56 UTC, il vantaggio di Maserati Multi 70 sulla tabella di marcia del detentore del record è di 1.375 miglia. Mancano 1.136 miglia (sulle 13.000 iniziali) fino all’arrivo a Londra, attualmente previsto nella mattinata del 23 febbraio.
Partito lo scorso 18 gennaio da Hong Kong, il trimarano Maserati Multi 70 (lungo 21,20 metri) deve tagliare la linea di arrivo sotto il ponte Queen Elizabeth II sul Tamigi prima del 1 marzo per battere il record stabilito nel 2008 da Lionel Lemonchois con il maxi catamarano di 32,50 metri: 41 giorni, 21 ore e 26 minuti.
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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