“Non ci erano riusciti i Saraceni ad annientare le due Repubbliche Marinare, la Superba, ovvero Genova e la Serenissima di Venezia; ci sta riuscendo oggi Roma”.
Così Alessandro Santi, Presidente degli agenti marittimi veneziani e coordinatore della Venezia Port Community che rappresenta il mondo imprenditoriale e associativo portuale e marittimo della città e che sta accogliendo sempre più consensi e adesioni, sintetizza i danni che le due principali porte attraverso le quali transita la linfa vitale per il sistema produttivo italiano, stanno subendo a causa di precise responsabilità delle Istituzioni nazionali e dei ritardi nell’esecuzione di lavori, nonché di mancati controlli, che avrebbero dovuto essere eseguiti da anni.
“Genova e Venezia vivono in parallelo – sottolinea Santi – ore drammatiche. Da un lato, lo scalo ligure e più in generale la portualità e il sistema logistico della Liguria, sono annientati dalla concentrazione delle verifiche di sicurezza a tutto il nodo autostradale genovese con cantieri che stanno paralizzando da settimane la viabilità e provocando flessioni di traffico portuale superiori al 30%; dall’altro Venezia sta subendo l’inesorabile interramento dei suoi canali di accesso al porto, per i quali si attende da anni una manutenzione anche nel febbraio scorso ri-promessa dal Ministro De Micheli”.
Secondo la Venezia Port Community esiste una sola differenza rispetto a un processo di annientamento del sistema portuale e logistico. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato l’intenzione di incontrare i rappresentanti delle categorie imprenditoriali che domani scenderanno in piazza. A Venezia non è accaduto neppure questo e alla protesta nei canali ha fatto seguito una promessa non mantenuta e poi mesi di colpevole silenzio. Evidentemente la prossima volta le imbarcazioni e i manifestanti che scenderanno nei canali della Serenissima saranno molti di più.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
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Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi